Indagine di Libera tra i commercianti di Torino. AP: “Ottima analisi ma dobbiamo sostenere chi ha deciso di denunciare”
“Ottima ricerca e ottima analisi ma dobbiamo sostenere chi ha deciso di denunciare come ad esempio Pino Masciari, imprenditore e testimone di giustizia da più di vent’anni e oggi lasciato solo nei fatti”, è il commento di Diego Sarno, Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, associazione di enti locali contro mafie e corruzione con circa 80 enti aderenti in Piemonte.
“Abbiamo bisogno di maggior coordinamento tra operatori economici e amministratori locali tema centrale nelle attività della nostra associazione grazie anche al lavoro svolto con la Camera di Commercio di Torino, inserito nelle “Giornate della legalità” organizzate dalla Città di Torino. La ricerca di Libera ci mette nelle condizioni migliori per continuare a sostenere questo collegamento”, prosegue Diego Sarno.
“Con i dati che emergono, qualitativamente importanti, dalla ricerca su Torino si evince una presenza vera dei reati di usura e estorsione tra i commercianti di Torino, oltre che alcune non risposte che su questi temi preoccupano più di altri elementi – continua il coordinatore regionale – e che rischiano di creare uno strato di poca fiducia verso le istituzioni.”
“Su questo tengo a sottolineare che se è vero il richiamo al coraggio della denuncia è anche vero però l’importanza del sostegno all’imprenditore nel post denuncia, cosa che al testimone di giustizia Pino Masciari, presente oggi alla presentazione della ricerca, è mancata e continua a mancare e sui cui si darà rilevanza pubblica con la sua audizione il 31 ottobre in commissione legalità del consiglio regionale voluta dal Presidente Rossi – conclude Sarno -. Sulla situazione drammatica di Pino Masciari chiediamo maggiore attenzione da parte degli enti preposti locali e nazionali, perché la storia di Pino dev’essere tutelata per lui, per la sua famiglia e per l’intero paese”.
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