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La “nostra” Fabiana Pacella Cavaliere della Repubblica!

Articolo 21 il . Diritti, Informazione, Istituzioni, Politica, Puglia

La “nostra” Fabiana Pacella, giornalista professionista, responsabile del Presidio Articolo21 Puglia, è stata insignita dell’onoreficenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per la sua attività d’inchiesta e impegno sociale nella propria terra, il Salento, la Puglia, come altrove.

La comunicazione ufficiale è stata inoltrata via Pec dagli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri al sindaco di Porto Cesareo, Silvia Tarantino, dove la collega risiede.

Premio Daphne Caruana Galizia 2020 con Leali delle Notizie a Ronchi dei Legionari, attivista per i diritti civili e degli ultimi, la legalità e la lotta alla mafia, Fabiana Pacella è presente nelle scuole, nei cortei, sempre “con il popolo, per il popolo, perché è da lì che vengo”, le piace ribadire.

Tra le inchieste di maggiore peso, costatele decine di querele per diffamazione aggravata, minacce, ritorsioni alla famiglia, due processi a Milano e Roma, sequestro di articoli e video (cfr sequestro servizio per Reportime di Milena Gabanelli su Corriere.it) ma anche riconoscimenti e premi, quella del 2014 su Bcc Terra d’Otranto, una costola della quale ha portato allo scioglimento per mafia del Comune di Carmiano (Le), ma anche quella su Antiracket Salento.

Da addetta stampa dell’associazione, all’epoca, Pacella denunciò irregolarità e pressioni subite dalle vittime che si rivolgevano all’associazione. Lasciò quindi il suo incarico, remunerato per mille euro e raccontò alla Guardia di Finanza di Lecce ciò che accadeva in quegli uffici. Fu querelata e minacciata  dalla presidente, poi arrestata nel 2017 insieme ad altri complici. Pacella invece è stata testimone dell’accusa in aula bunker al carcere di Lecce.

La collega è anche stata Inviata in Kosovo ha realizzato un reportage sulla missione di pace delle forze Nato.

Ha poi  seguito personalmente la vicenda relativa all’assassinio di un pastore albanese, Qamil Hyraj, in Salento, secondo l’accusa sparato a morte per gioco e per sbaglio dal suo datore di lavoro. Ha fornito assistenza legale ai familiari, in evidente difficoltà economica, e realizzato un’inchiesta che ha finalmente portato alla revisione del processo con nuovi capi d’imputazione fino all’arresto del responsabile.

Ha avviato e nel 2020 concluso un’inchiesta sui rifiuti tombati nel Salento, che ha portato al sequestro di una cava per 100mila euro e curato  la rubrica “Voci dall’Inferno” per Gazzetta del Mezzogiorno in cui ha dato voce alle donne vittime di violenza.

Tra i riconoscimenti, oltre al Premio Daphne Caruana Galizia, Premio Giornalista di pace contro le mafie, Premio “Palmina Martinelli” al Festival nazionale della Legalita’ Legalitria, Premio Nazionale Virtù e Conoscenza, Premio Sarmi, Premio Il Gozzo di Monopoli per la libertà di stampa, Premio Torre di Federico II a Leverano, Premio Festival Giornalismo d’inchiesta delle Marche, Premio Messapia per l’antimafia.

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https://www.liberainformazione.org/2019/12/03/carmiano-le-sciolto-per-mafia-e-linchiesta-di-fabiana-pacella/

https://www.liberainformazione.org/2018/10/28/sacra-corona-e-bcc-a-roma-e-milano-il-processo-contro-la-giornalista-pacella/

https://www.liberainformazione.org/2018/03/24/bcc-terra-dotranto-lombra-dei-clan/

https://www.liberainformazione.org/2017/06/19/antiracket-salento-querele-contro-chi-si-opponeva/

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