Curve e criminalità, nessuna sottovalutazione da Commissione Antimafia del Comune di Milano
Leggo con particolare stupore che la Commissione Consigliare Antimafia del Comune di Milano avrebbe sottovalutato quanto riferito dagli auditi dell’Inter F.C. nella Commissione del 15 marzo scorso.
Intanto è bene ricordare che l’audizione è stata chiesta a seguito di un articolo de “il Fatto Quotidiano” del 17 gennaio 2024 (la stampa è sempre più informata dei consiglieri comunali su determinati temi…) e sottolineare che nessuno è obbligato a partecipare alle Commissioni Comunali (in particolare a quelle antimafia…).
Ad oggi, invece, di commissioni ne abbiamo svolte 58 e 6 sono in preparazione…
La Commissione ascolta gli auditi, fa domande e riflessioni ma non alcun potere specifico di intervento/interdizione se non quello di valutare (o fare valutare ad organi specifici e competenti sui temi esposti), la congruità di quanto ascoltato e gli spunti per eventuali ulteriori approfondimenti ed interventi.
A fronte di questa considerazione sarebbe pertanto opportuno valutare che la Commissione Consigliare Comunale dovrebbe avere poteri pari a quelli della Commissione Parlamentare.
Vista dall’esterno, invece, mi sarei stupito se la Commissione non avesse chiesto di audire l’Inter F.C., alla luce dell’articolo di cui sopra e dei rumors intorno al tema curve. La stessa richiesta è stata fatta alla società A.C. Milan che si era reso disponibile ma, alla luce degli eventi occorsi, mi chiedo se tale disponibilità sarà mantenuta.
Per quanto concerne la corrispondenza post commissione con i funzionari dell’Inter F.C. che hanno partecipato all’audizione rendo noto che spesso scrivo ai partecipanti per ringraziarli della loro presenza e questa è la positività del riscontro salvo che non si siano valutate, nel corso delle audizioni, situazioni che meriterebbero un contraddittorio durante o ex post commissione (che dura un’ora e trenta minuti). Ma per fare questo bisogna avere informazioni certe da proporre e contrapporre alle versioni degli auditi.
A seguito della lettura dei verbali, poi, il tema può essere approfondito dai consiglieri e/o da altri soggetti interessati e coinvolti.
A chiudere, ricordo che il Comune di Milano, in virtù di quanto sottoscritto con le squadre nel luglio del 2000 (con scadenza giugno 20230), ha dato loro le chiavi dello stadio che lo hanno gestito in toto prima come Consorzio San Siro e poi come società MI-Stadio.
Forse, con il senno di poi, in un ruolo di controllo in queste realtà, la presenza del Comune di Milano sarebbe stata più che opportuna.
* Presidente della Commissione Antimafia del Comune di Milano
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