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“Ti proteggerò – Abitare insieme la fragilità”. 32° Convegno del Centro Balducci di Zugliano (UD)

Centro Ernesto Balducci il . Chiesa, Cultura, Diritti, Friuli Venezia Giulia, Giovani, Giustizia, Informazione, Memoria, Migranti

«Il vero male sociale non è tanto la crescita dei problemi, ma la decrescita della cura»
(papa Francesco, 23.09.2023, dal discorso a conclusione dei Rencontres Méditerranéennes di Marsiglia)

Vali per ciò che appari e non per quello che sei veramente.

Vali se ti fai maestro di finzione nel non far apparire debolezze e vulnerabilità, difetti e fragilità, che pur sono elemento costitutivo del nostro essere umani… eppure più li nascondi e maggiormente vengono meno la tua genuinità e la tua identità più profonda, perché è impossibile scansare l’esperienza del dolore e della sofferenza, della malattia e della fragilità.

Vali se non fai vedere le paure che pur ti dominano e i traumi che attraversi quando passi dalla condizione di potenza alla condizione d’impotenza, quando provi a cancellare l’esperienza del limite, anche se esso ritorna ferocemente nella realtà, come un pallone che si tenta di nascondere sott’acqua e che inesorabilmente torna a galla. La pandemia ce l’ha ricordato in modo potente.

Vali se, nel tuo impeto prometeico del “tutto è possibile e ti è concesso”, sei bello, forte e onnipotente, performante e concorrenziale, e a grandi passi sali la scala del successo.

Vali se ti dimostri furbo anche nell’uso di strumenti atti a sminuire, lasciare indietro, ferire o respingere l’altro pur di affermarti a sue spese.

Vali se dai prova di bastare a te stesso, di non aver bisogno degli altri se non di coloro che danno ragione al tuo essere.

Vali se non cedi alla tenerezza, alla compassione, al perdono, alla misericordia, che ti rendono debole e ti espongono all’altro denudandoti.

Vali se ti fai forte dietro a mura e confini – anche interiori – che ti danno sicurezza e ti difendono da chi, “altro” da te, minaccia la tua identità.

Vali se sei protagonista vincente della “struggle for life”, della “battaglia per la vita”, in base alla quale coloro che vengono reputati inadatti – le persone fragili, gli emarginati, i poveri, i disabili, i non omologati – è giusto che “restino indietro” perché rallentano la corsa degli altri.

In un tempo dove, tra ritmi folli, è questo che ha valore, c’è bisogno di un’alternativa a quel patto sociale che per la filosofia moderna nasce dalla paura – nella guerra di tutti contro tutti, come teorizzava Hobbes –; è nel prossimo che ritroviamo la nostra stessa fragilità e ciò che ci fa essere fratelli e sorelle è proprio la condivisione di quel limite, della nostra comune sofferenza.

Nel secolo dove siamo tutti più soli e spaesati, dove «il vero male sociale non è tanto la crescita dei problemi, ma la decrescita della cura» (papa Francesco, 23.09.2023, dal discorso alla conclusione dei Rencontres Mediterraneennes di Marsiglia), è proprio  dall’arrischiare l’apertura all’alterità e dal prendersi cura gli uni degli altri che possiamo ripartire per dare volto a una società più umana proprio perché capace di legami sociali che trovano la forza nell’unione dei fragili.

Per questo il titolo del Convegno 2024 del Centro “Balducci” parte da “Ti proteggerò”, primo verso di una delle più belle canzoni degli anni ’90, dove il compianto maestro Franco Battiato parla di cura, di protezione da paure, turbamenti e inganni, da ingiustizie e fallimenti, di mani che accarezzano i capelli “come trame di un canto”. E parla di un percorrere con pazienza e insieme “le vie che portano all’essenza”.

Sono le vie che abbiamo già cominciato a riscoprire attraverso l’Anteprima del Convegno, svoltasi la scorsa primavera attraverso la visione settimanale di film che hanno fatto la storia del cinema e che hanno offerto lo spunto per affrontare il tema della fragilità della persona, del creato, delle età della vita, della pace e dei bambini, con un confronto in sala guidato dal prof. Flaviano Bosco, docente di Lettere con spiccata passione per l’arte e accompagnato di volta in volta da un ospite-testimone.

In continuità e senza la pretesa dell’esaustività (nel corso del nuovo anno sociale continueremo a “lavorare” su queste tematiche), le giornate del Convegno porteranno al Centro “Balducci” ospiti di primo piano nazionale a dialogare sulla metafora del limite e del suo aldilà, tra sofferenza, paradosso e accoglienza, e spalancheranno le porte della fragilità a partire da quelle di genere con i sempre troppo frequenti casi di femminicidio, per arrivare a disabilità, salute mentale (nel 100° della nascita di Franco Basaglia), mondo giovanile, migrazione, malattia, anzianità e fine vita.

In una società sempre più anziana, vale la pena riscoprire le funzioni e le possibilità della senectus, come la chiamavano elegantemente i latini, perché occorre che la società si convinca che l’anziano ha bisogno di essere utile, di avere un senso proprio nel presente. Solo così si possono rimettere al centro i loro desideri e le loro caratteristiche, evitando loro il dolore dell’esclusione, dell’abbandono, della mancanza di senso.

Ad animare le varie sessioni delle giornate di settembre saranno pertanto coinvolte personalità rilevanti in campo sociale, ecclesiale e artistico, della psicoanalisi e della psichiatria, del giornalismo, della filosofia e della teologia, dell’insegnamento e della comunicazione.

L’ecologia integrale ci dice che c’è un’intima relazione tra i poveri, i marginali e le fragilità del pianeta, tutti resi “scarti” da una visione economicista che produce “rifiuti” – materiali e umani – come ha scritto l’attuale vescovo di Roma nell’enciclica Laudato si’. La scelta esistenziale e politica è quella di riconoscere negli “scartati” della terra dei punti di ascolto, relazione, cura, umanità e cambiamento. Perché, come afferma Virginio Colmegna, «i fragili non sono persone vuote su cui riversare i nostri aiuti,  sono relazioni che ci cambiano».

A essere ospiti del Convegno saranno ancora persone che attraverso il proprio lavoro professionale o servizio di volontariato o familiare saranno capaci di offrire testimonianze positive e concrete dell’accompagnamento e dell’integrazione delle persone disabili nel loro cammino verso una vita per quanto possibile piena, autonoma e indipendente, così come della ricchezza che da queste persone portatrici di qualsivoglia disabilità giunge alle persone cosiddette normodotate.

In particolare verranno proposti tre momenti significativi che coinvolgeranno il mondo giovanile, verso il quale il Centro “Balducci” ha sempre avuto grande attenzione:

  • il primo appuntamento porterà i ragazzi di elementari e medie a lavorare all’interno di laboratori che tratteranno della fragilità della comunicazione con al centro la presentazione del Manifesto della comunicazione non ostile, che si punta a far sottoscrivere pubblicamente dagli studenti;
  • il secondo appuntamento porterà ai giovani degli Istituti superiori la testimonianza di un altro ambiente di fragilità, quello delle carceri sovraffollate e disumanizzanti, ma al medesimo tempo luoghi dove l’incontro tra più fragilità può dare la possibilità di un riscatto;
  • per ricordare il compleanno di Pierluigi Di Piazza (20 novembre), il terzo appuntamento, riservato anch’esso ai medesimi Istituti secondari di secondo grado di Udine, mirerà ad approfondire attraverso uno spettacolo teatrale la violenza di genere e porterà a dialogare gli studenti con don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, sulla violenza sulle donne e sulle possibili strade di liberazione, perché ci sono donne che fin dagli anni ’70 e ’80 hanno dato un messaggio culturale di liberazione dal sistema criminale e che, insieme, si può costruire una nuova forza generatrice, che superi la condizione di violenza e sopraffazione nella quale vivono centinaia di donne e madri, che vogliono per i loro figli e le loro figlie una vita diversa, libera.

Il Convegno toccherà quindi nel suo insieme alcune corde sensibili che contribuiranno ad abitare le fragilità, a comprendere come solo il rispetto delle differenze sia in grado di disinnescare qualsiasi violenza, anche di genere, e a desiderare di essere persone che aiutano gli altri a rinascere.

È l’augurio che ci facciamo reciprocamente per sostenere la crescita di un mondo davvero più umano e umanizzante, capace di proteggere e di prendersi cura delle fragilità di ogni persona.

Programma

Martedì 24 settembre

Pellegrini al confine
Ore 20.30

Angelo Floramo, storico, ricercatore e scrittore. Al centro della serata la sua ultima fatica, edita da BEE Ed., intitolata “Breve storia sentimentale dei Balcani”.

Modera il dialogo Gianpaolo Carbonetto, giornalista e scrittore.


Mercoledì 25 settembre

La bellezza ferita
Ore 20.30

Luigi Verdi, fondatore e responsabile della Fraternità di Romena.


Giovedì 26 settembre

Ti proteggerò. Abitare insieme la fragilità
ore 20.30

Saluti istituzionali

Saluto di Vito Di Piazza, fratello di Pierluigi.

Introduce Paolo Iannaccone, prete, giornalista e presidente del Centro “Balducci”.

Modera il dialogo Fabiana Martini, giornalista e portavoce per il Fvg di “Articolo 21”.

Interventi di:

Vito Mancuso, filosofo, teologo e scrittore.

Gabriella Caramore, giornalista e scrittrice.

Selene Zorzi, filosofa e teologa femminista (in videocollegamento).

Luca Trapanese, politico e attivo nel volontariato (in videocollegamento).

Si esibiscono:

l’Orchestra dell’AMI – Attività Musicale Inclusiva, progetto della Scuola di Musica Ritmea.

Erica Gamba, cantautrice.


Venerdì 27 settembre

Non sono solo parole
Ore 9.00-13.00

Appuntamento riservato all’Istituto Comprensivo “Pierluigi Di Piazza” di Pozzuolo D.F. e realizzato in collaborazione con i rispettivi insegnanti

Rosy Russo, consulente di comunicazione, formatrice e ideatrice di Parole O_Stili, aiuterà i ragazzi a lavorare in modo dinamico sulla fragilità nella comunicazione, presentando i dieci principi del “Manifesto della Comunicazione non ostile”.

Gruppo di “Attualità e Confronto” della Comunità Nove, centro diurno della Salute Mentale del DSM di Udine – Cooperativa Sociale Itaca, insieme a Fabio Della Pietra presenteranno ai ragazzi le loro riflessioni a partire dal progetto che li ha coinvolti del “Glossario Fragile”, ideato dal Gruppo Comunicazione di Legacoopsociali, che ha voluto così promuovere una riflessione aperta sull’uso delle parole per le persone in condizioni di fragilità.

Saluto di Gabriele Bressan, sindaco di Pozzuolo del Friuli, e sottoscrizione a nome dell’Amministrazione comunale e da parte degli studenti dell’I.C. e della Comunità “Nove” del Manifesto della Comunicazione non ostile.

Workshop delle buone pratiche d’inclusione
Ore 17.00-19.00

Stefania Maschietto, direttrice sportiva, e Gianluca Magnelli, responsabile degli educatori dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Calicanto” Onlus.

Michela Avanzi e Dania Rizzardi del Centro Socio Riabilitativo Educativo “La Terza Via” dell’ASUFC, e Giulia Di Gioia, psicologa del Gruppo Tecnico Servizi Disabilità dell’ASUFC, insieme a Antonio Vinci, Matteo Criniti e Michelangelo Battoia, giovani disabili in autonomia abitativa al “Balducci”.

Alberto Andriola, allenatore dell’ASD Zio Pino Baskin Udine.

Angela Calabretta, operatrice di Duemilauno Agenzia Sociale.

Francesco Cojaniz, responsabile del Piccolo Cottolengo di Don Orione a S. Maria La Longa (UD).

Giancarlo Carena, presidente della Cooperativa Agricola Monte San Pantaleone.

Marco Tortul, fondatore dell’APS “Oltre Quella Sedia”.

Paolo Zanini, vicepresidente nazionale dell’Associazione AISLA e Catia Speranza, caregiver.

Ore 19.00-20.30
Cena conviviale offerta dalle persone volontarie del Centro “Balducci”, da prenotare, dietro offerta libera:

compilando online il form (clicca QUI per essere indirizzato al form)

inviando un’e-mail alla Segreteria (segreteria@centrobalducci.org) indicando il numero e i nominativi dei partecipanti unitamente a un recapito telefonico di chi prenota.

Imperfetto, presente del verbo essere
Ore 20.30

Modera il dialogo Anna Dazzan, giornalista.

Rosa Anna Vacca, ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Bari.

Andrea Macorigh, presidente della sezione Fvg dell’Associazione AISLA e caregiver.

Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente di Caritas Italiana.

Gianni Marmorini, prete e biblista.


Domenica 29 settembre

Le fragilità che respingiamo
Ore 10.00

Modera il dialogo Anna Piuzzi, giornalista.

Roberto Mancini, filosofo.

Brunetto Salvarani, teologo.

p. Alex Zanotelli, missionario comboniano (in videocollegamento).

Ore 11.30
Monologo “Lampedusa snow”, con l’attrice Sara Alzetta; video e commento sonoro a cura di Eugenio Pini.

Dopo “Lampedusa beach” portato in scena dalla Alzetta due anni fa a Trieste, è la volta del secondo capitolo della trilogia della drammaturga e regista siciliana Lina Prosa, che verrà presentato al “Balducci” in anteprima; tema sempre le migrazioni e l’ispirazione a fatti di cronaca: alcuni anni fa, a causa del sovraffollamento del centro di accoglienza di Lampedusa, alcuni migranti vennero trasferiti in un altro centro a circa 1.800 metri di altitudine. Mohamed è uno di questi migranti: con indosso una felpa usata, troppo grande per lui, il giovane ingegnere africano, stanco dell’attesa che sembra non dover finire mai, decide di cercare un varco per raggiungere l’altro versante del monte. Inizia così una sofferta ascensione durante la quale avviene un surreale incontro con un partigiano che gli parla della rivoluzione e gli canta “Bella ciao”. Sempre più ansimante, Mohamed viene avvolto dal freddo e dalla neve fino all’ultimo soffio di vita.


Da lunedì 7 a sabato 12 ottobre

Panta Rei. Vite migranti lungo la Rotta Balcanica

Ore 8.00-14.00 e 16.00-19.00 (o su appuntamento per gruppi)

Mostra esperienziale rivolta a tutti e in particolare ai giovani delle parrocchie, dei movimenti e degli istituti secondari di primo e di secondo grado

Installazione ideata e curata da Anna Clementi e Diego Saccora per capire il vissuto e le fragilità di chi è costretto a lasciare il proprio Paese per cercare vita in Europa, e per contrastare lo sviluppo di hate speech e discriminazioni.
La Mostra sarà visitabile liberamente negli orari segnalati; per i gruppi si consiglia la visita guidata (da prenotare presso la Segreteria del Centro “Balducci”), che prevede la durata di circa un’ora e mezza.


Venerdì 29 novembre

Prevenzione, cura e trattamento delle persone autrici di violenza
ore 18.00

“Chi sono gli uomini”, performance sulla violenza di genere con la partecipazione di Giovanna, Giovanni, Marco, Angelo e Francesco, e la regia di Sandro Carpini.

Segue dibattito – coordinato dalla dott.ssa Antonina Tuscano Monorchio, ex dirigente penitenziaria, e dalla prof.ssa Liliana Mauro, coordinatrice della Rete “Il Piacere della legalità? Mondi a confronto” – con i responsabili delle Istituzioni locali e penitenziarie, dei Servizi preposti alla prevenzione, cura e trattamento delle persone autrici di violenza e maltrattamenti, e del Volontariato.

Conclusioni di Luigi Ciotti, prete e fondatore di “Libera – Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”.


Sabato 30 novembre

Violenza sulle donne e possibili strade di liberazione
Ore 9.00-12.30

Appuntamento riservato agli studenti di secondo grado di Udine
in collaborazione con gli insegnanti del Liceo Artistico Statale “Giovanni Sello”, del Liceo delle Scienze Umane, Economico Sociale, Linguistico e Musicale “Caterina Percoto”, del Liceo Scientifico Statale “Niccolò Copernico”, dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Arturo Malignani” e dell’Istituto Tecnico “Gian Giacomo Marinoni”

– Spettacolo “Camminare scalza, un bicchiere d’acqua e la primavera” a cura del Laboratorio artistico di comunicazione sociale DescargaLab formato da professionisti, giornalisti e artisti milanesi (Marina Puglia, Andrea Tammaro, Federico Sever, Gianluca Vitali, Stefano Cassiani Ingoni, Walter Gatti, Salvatore Barletta, Andrea Rossi).

– Lo spettacolo è una riflessione sulla violenza di genere attraverso una storia vera, quella di Velia (al secolo Marina, la cantante di DescargaLab) con un registro contemporaneamente “intenso e frivolo” che alterna musica e parole. Un viaggio attraverso le radici profonde, la periferia, la famiglia, gli amici, le istituzioni, gli stati d’animo, le ombre e la rinascita. Velia ha vinto, e lo racconta perché ogni volta che una donna lotta per sé stessa, lotta per tutte le donne.

– Luigi Ciotti, prete e fondatore di “Libera – Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”. Dialogo con i giovani su “Le mafie e la violenza sulle donne. Segnare una strada di liberazione”.

Ore 20.30
Appuntamento aperto a tutte e tutti

Replica dello Spettacolo “Camminare scalza, un bicchiere d’acqua e la primavera” a cura del Laboratorio artistico di comunicazione sociale DescargaLab.


Segreteria organizzativa
Centro di Accoglienza e di Promozione culturale “Ernesto Balducci” ODV ETS

Piazza della Chiesa, 1 – Zugliano (UD)
Tel. 0432 560699
e-mail: segreteria@centrobalducci.org

Gli eventi, tutti a ingresso libero, si terranno a Zugliano (UD) in piazza della Chiesa n. 1, presso la Sala “Mons. Luigi Petris” del Centro “Balducci”.

La partecipazione alla cena di venerdì 27 settembre va prenotata dietro offerta libera:

  • compilando online il form (clicca QUI per essere indirizzato al form)
  • inviando un’e-mail alla Segreteria (segreteria@centrobalducci.org) indicando il numero e i nominativi dei partecipanti unitamente a un recapito telefonico di chi prenota.

Con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia

Con il patrocinio gratuito
del Comune di Pozzuolo del Friuli
del Comune di Udine

Con la collaborazione di:
Associazione ARUM
Parole O_Stili
Libera Contro le Mafie
Oltre quella sedia
Vicino/lontano
e altre realtà amiche

Il libretto del 32° convegno

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