Avviso Pubblico ricorda il sindaco pescatore: a 14 anni dalla morte di Angelo Vassallo ancora in attesa di verità e giustizia
Sono ancora sconosciuti i mandanti dell’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica (Salerno) ucciso con nove colpi di pistola la notte del 5 settembre 2010 mentre rincasava. Dopo quattordici anni i familiari e un’intera comunità attendono ancora verità e giustizia.
Il sindaco pescatore, come veniva chiamato, è stato ucciso per il suo impegno contro gli interessi mafiosi nel traffico di droga e per la difesa dell’ambiente nel territorio. Si è trattato di un episodio non solo efferato, ma anche emblematico di un clima ostile a chi prova a fare il proprio lavoro nel rispetto delle regole. Spesso in un contesto di quasi totale isolamento, che rende i rappresentanti delle istituzioni locali più vulnerabili nei confronti di mafiosi e malintenzionati.
Dal 1974 ad oggi in Italia sono stati assassinati 132 amministratori locali. Mentre ogni giorno – come pubblicato ogni anno da Avviso Pubblico nel Rapporto Amministratori Sotto Tiro – giungono minacce e intimidazioni a sindaci, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali e dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Nel 2023 sono stati 315 gli atti intimidatori registrati da Avviso Pubblico in tutto il Paese. Una intimidazione ogni 28 ore. Nella prima metà del 2024 la nostra associazione ha già censito 193 episodi di minacce e violenze contro amministratori locali. Una tendenza pericolosa che non sembra arrestarsi.
Nel quattordicesimo anniversario dall’assassinio di Angelo Vassallo, auspicando che venga fatta al più presto verità e giustizia, Avviso Pubblico si stringe attorno alla famiglia e alla comunità di Angelo Vassallo, rinnovando il suo sostegno e la sua vicinanza.
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