L’Espresso, i giornalisti in sciopero: «Sconcerto per le scelte dell’editore e del direttore»
Prima giornata di astensione dal lavoro, martedì 3 settembre 2024, di un pacchetto di 5 affidato al Cdr. L’assemblea di redazione: «I mancati rinnovi dei contratti a termine, l’assenza di un piano editoriale, il massiccio utilizzo di collaboratori esterni, la confusione per lo sviluppo sul web e il giudizio sprezzante sulla redazione definita ‘sovradimensionata’ e ‘sproporzionata’ ci inducono a riprendere le protesta». La solidarietà di Stampa Romana.
Sciopero dei giornalisti dell’Espresso martedì 3 settembre 2024: prima giornata di astensione dal lavoro di un pacchetto di cinque già affidato al Cdr all’indomani della sostituzione del direttore Enrico Bellavia. In quella circostanza la redazione aveva deciso di sospendere la protesta «dando fiducia e credito alle rassicurazioni dell’editore e del direttore sul perimetro occupazionale e sulla salvaguardia dell’identità dell’Espresso».
Ora però, «l’assemblea dei giornalisti – si legge in una nota pubblicata anche sul sito web del settimanale il 2 settembre – esprime sconcerto per le scelte dell’editore e del direttore e forte preoccupazione per le ultime comunicazioni ricevute. I mancati rinnovi dei contratti a termine, l’assenza di un piano editoriale, il massiccio utilizzo di collaboratori esterni, la confusione per lo sviluppo sul web e il giudizio sprezzante sulla redazione definita ‘sovradimensionata’ e ‘sproporzionata’ ci inducono a riprendere le protesta».
La stessa assemblea, «con un atto di responsabilità – prosegue il comunicato del Cdr – aveva sospeso il pacchetto di cinque giorni di sciopero affidato al Cdr dopo la traumatica sostituzione del direttore Enrico Bellavia dando fiducia e credito alle rassicurazioni dell’editore e del direttore sul perimetro occupazionale e sulla salvaguardia dell’identità dell’Espresso. Venuti meno questi presupposti, l’assemblea – già in stato di agitazione – proclama un giorno di sciopero per la giornata di martedì 3 settembre, con l’obiettivo di impedire l’uscita del numero in edicola venerdì 6 settembre. E si riserva di proclamarne altri attingendo al pacchetto di 5 giorni già approvato».
L’assemblea, infine, «dopo mesi di promesse disattese, chiede garanzie occupazionali e la presentazione scritta di un dettagliato piano editoriale che includa mansioni, perimetro occupazionale e strategie per lo sviluppo e la tutela della testata».
Al fianco dei colleghi la Federazione nazionale della Stampa italiana, che esprime «vicinanza alla redazione e sostegno alla protesta dei giornalisti preoccupati per i loro posti di lavoro e per il futuro e l’identità di una testata che ha contribuito a fare la storia del giornalismo italiano».
Stampa Romana: «Solidarietà ai colleghi dell’Espresso in sciopero»
L’Associazione Stampa Romana esprime piena solidarietà ai colleghi dell’Espresso in sciopero per protestare contro le scelte di editore e direttore.
Il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato e il ricorso massiccio a collaboratori esterni, l’assenza di un piano editoriale e di un chiaro progetto di sviluppo sul web non possono che allarmare.
Dopo mesi di promesse disattese è ineludibile la presentazione di un piano editoriale scritto a garanzia delle professionalità e dei livelli occupazionali.
L’Associazione Stampa Romana sarà al fianco dei colleghi in tutte le iniziative che riterranno di intraprendere.
La Segreteria dell’Asr
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