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500.000 firme in 10 giorni. Un’altra Italia già esiste

Barbara Scaramucci * il . Costituzione, Diritti, Istituzioni, Politica, referendum e costituzione

Il dato è troppo significativo per non meritare una riflessione a caldo: in presenza di assoluto silenzio delle istituzioni, in una delle più calde estati della storia, fra incendi e trasporti da periodo bellico, fra ritardi dei treni e file nei pronto soccorso, nel momento in cui molti si stanno organizzando per partire anche pochi giorni o sono distratti dalle Olimpiadi, ci sono già ora più di mezzo milione di persone che hanno firmato ai banchetti o utilizzando la piattaforma on line del ministero di giustizia, che entrando non ti porta certamente subito al quesito referendario sull’autonomia differenziata.

Si tratta di un evento, una notizia vera, in netta controtendenza rispetto alla partecipazione dei cittadini alla politica degli ultimi anni. Si tratta di un attivismo e una partecipazione che sembra contrapporsi plasticamente alla preoccupante astensione protagonista delle ultime elezioni.

Il dato esprime con chiarezza quella stessa voglia di partecipazione che da un paio d’anni noi attivisti riscontriamo nelle manifestazioni, nelle attività come “la via maestra” ideata dalla CGIL; e in mille piccoli eventi organizzati quasi casa per casa dai nostri presidi locali, ad esempio.

Lo abbiamo scritto tante volte: un popolo c’è che ha saldi principi democratici e vuole impedire lo scardinamento della Costituzione. Questo popolo ha ben capito l’importanza di portare un milione di firme contro l’autonomia regionale differenziata in due mesi, ne coglie il valore pratico e politico. E’ la grande base di lancio per un referendum da vincere e per un altro possibile referendum sul premierato da stravincere.

I partiti di opposizione, sui quali ciascuno di noi ha una sua idea ma dei quali forse tutti insieme vogliamo tenacemente sperare che arriveranno al grande fronte progressista in difesa della Costituzione, devono battere colpi forti adesso, spiegare agli italiani il più possibile parlandoci, girando in tutti i centri piccoli e grandi dove la terra brucia, ammalarsi è un lusso, comprare i libri di scuola un problema, che l’autonomia non solo farà stare peggio – molto peggio – chi già sta male, ma farà stare peggio chi si illude oggi di stare meglio.

Per favore, ogni giorno, ognuno di noi, contatti qualcuno e segnali che si vota facilmente on line, lo spid ormai lo abbiamo tutti. E se al banchetto è più bello andate ai banchetti vicini e anche mangiando un bel gelato firmate e pensiamo che quella nostra firma è in difesa dell’Italia che la carta costituzionale ha mantenuta per 75 anni libera e democratica.

* Presidente onoraria Articolo 21

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“Una firma per l’Italia libera, unita, giusta”

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