Restart: al via il nuovo progetto UE
Un nuovo paradigma per proteggere i valori fondamentali dell’UE e rafforzare la partecipazione democratica attraverso il riutilizzo pubblico e sociale dei beni.
RESTART è una nuova iniziativa implementata da Libera (IT) che coinvolge quattro partner europei membri della rete informale europea CHANCE: BASTA (BE), Eine Welt (DE), Repubblika (MT) e ACDD (RO).
Il progetto mira a promuovere un impegno concreto dei cittadini dell’UE in azioni di solidarietà e partecipazione democratica, al fine di contrastare gli impatti crescenti della criminalità organizzata, sempre più evidenti dalla pandemia di Covid-19 e dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina.
I cittadini dell’UE considereranno il loro ruolo chiave nella protezione dei diritti fondamentali e nella promozione della giustizia sociale e della coesione attraverso la partecipazione a progetti pubblici e sociali che promuovono l’eredità democratica, principalmente legati a beni non occupati, confiscati e abbandonati. Verranno proposte attività specifiche in base al contesto specifico, al soggetto e ai gruppi target, tutte finalizzate a raggiungere obiettivi comuni.
Obiettivi del progetto
Potenziare la partecipazione deca e aumentare la consapevolezza dei cittadini e delle cittadine sul loro ruolo attivo nella protezione dei diritti fondamentali e nella promozione della giustizia sociale, per favorire una cultura della legalità democratica e per la partecipazione al processo decisionale nella lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione attraverso la cooperazione.
Stabilire un dialogo democratico e continuo tra i giovani , la loro comunità e gli altri attori rilevanti al fine di riprendere il controllo del territorio – inteso come spazio geografico – attraverso il riutilizzo sociale dei beni, e attivare la collaborazione tra di loro in tutta l’UE nel campo della giustizia sociale.
Attività proposte
Il progetto prevede l’organizzazione di 6 eventi, tra cui 1 Forum Nazionale e 5 Campi Nazionali di Capacitazione Partecipativa aperti, che coinvolgeranno centinaia di cittadini e cittadine dell’UE, organizzazioni della società civile e responsabili politici nazionali/UE provenienti da contesti sociali e background diversificati.
Iniziando con la mappatura delle buone pratiche di riutilizzo pubblico e sociale di beni confiscati, non occupati e abbandonati in Italia e fornendo quindi una panoramica delle esperienze esistenti, il progetto si concentrerà successivamente su un incontro strategico online di due giorni rivolto alla rete di entità gestionali dei beni confiscati delle diverse regioni italiane, al fine di elaborare un Manifesto comune sulle sfide e opportunità sollevate dal riutilizzo sociale e pubblico dei beni nel paese. Durante questi incontri online verranno discussi la strategia per ravvivare il riutilizzo pubblico e sociale dei beni, gli strumenti partecipativi per evitare la vendita e la privatizzazione dei beni confiscati e i meccanismi di assegnazione nella fase di confisca.
Inoltre, è prevista l’organizzazione di un Forum Nazionale sul riutilizzo pubblico e sociale dei beni in Italia, che coinvolgerà centinaia di partecipanti tra organizzazioni della società civile, cittadini/e attivi/e, entità gestionali dei beni confiscati delle diverse regioni italiane e altri attori rilevanti. L’obiettivo è discutere le opportunità offerte dal riutilizzo pubblico e sociale dei beni nel promuovere un’economia più sostenibile e inclusiva per tutti i gruppi della società, in particolare i giovani. Il Manifesto elaborato durante gli incontri strategici online sarà presentato durante questo Forum Nazionale sulle sfide del riutilizzo sociale dei beni.
Ogni partner del progetto RESTART (Germania, Malta, Romania, Belgio, Italia) organizzerà dei campi nazionali di formazione partecipativa aperti della durata di tre giorni, coinvolgendo 20-25 partecipanti di età compresa tra 18 e 35 anni in vari workshop, dibattiti e visite sul tema del riutilizzo pubblico e sociale di beni non occupati, confiscati e abbandonati, e sulle questioni correlate come i valori democratici, la cittadinanza attiva, la giustizia sociale ed ambientale, la media literacy, il discorso civile, la lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione e il traffico di esseri umani. Questi campi avranno l’obiettivo di sensibilizzare sul tema del riutilizzo sociale e pubblico dei beni e sull’impatto positivo sul modello economico e sociale e sullo sviluppo comunitario. Forniranno spunti e linee guida sul ruolo della cittadinanza attiva nel preservare la giustizia sociale e la coesione, attraverso l’implementazione di metodologie innovative di educazione non formale e attività strategicamente utilizzate per aprire discussioni dinamiche e incoraggiare la partecipazione attiva tra i partecipanti.
Coordinatore : Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Durata progetto: 01/06/24 – 31/05/26
Partner :
ACDD (Romania)
BASTA (Belgium)
EINE WELT (Germany)
Repubblika (Malta)
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