AR-15
Riguardo all’attentato a Trump in pochi si sono interrogati seriamente sul tipo di arma utilizzata dal killer. È l’AR-15 che viene classificato come fucile d’assalto (Assault rifle) e di fatto è un’arma militare.
Anche se non si tratta affatto di un’arma sportiva o da caccia, anche se può sparare fino a 60 proiettili al minuto e si può facilmente adattare come arma di precisione a lunga distanza, può essere acquistata direttamente in un negozio e senza troppi controlli.
Costa circa mille dollari e, raccontava Beppe Severgnini ieri sul Corriere della sera, il padre del ragazzo che l’ha usata contro Trump ne possedeva una ventina. È l’arma più usata in tutte le stragi (mass-shooting) nelle scuole, durante i festival, in un night club, in due chiese…
Le leggi Usa non consentono di registrare le vendite, ma si calcola che attualmente vi sia un AR-15 ogni venti abitanti. E si sa, troppe armi finiscono per sparare. Ma voi avete ascoltato un grido che si sia alzato da parte di Trump o di qualche cittadino della “nazione più democratica del mondo” a dire: “Adesso basta!”?
Più potente della vergogna, dell’indignazione, del pericolo, della morte, della minaccia alla democrazia… è la lobby delle armi.
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