‘Israele consenta ai media di entrare a Gaza’: la Fnsi aderisce all’appello di Cpj e altre 70 organizzazioni
Il sindacato dei giornalisti italiani si unisce alle richieste che associazioni e gruppi editoriali di tutto il mondo hanno avanzato alle autorità di Tel Aviv alla vigilia della visita negli Usa, il 24 luglio, del primo ministro Benjamin Netanyahu.
La Federazione nazionale della Stampa italiana si unisce alle oltre 70 organizzazioni, fra sindacati, gruppi editoriali e associazioni internazionali per la libertà di stampa, che giovedì 11 luglio 2024 hanno sottoscritto una lettera-appello, coordinata dal Comitato per la protezione dei giornalisti, in cui si esortano le autorità israeliane a «porre subito fine alle restrizioni all’accesso dei media stranieri a Gaza e a garantire un accesso indipendente alle organizzazioni giornalistiche di tutto il mondo che cercano di entrare nel territorio».
Nella missiva (qui il link al testo pubblicato sul sito web del Cpj) si evidenza che «a nove mesi dall’inizio della guerra, ai giornalisti internazionali viene ancora negato l’accesso a Gaza, ad eccezione di rare missioni organizzate dall’esercito israeliano». Un «divieto di cronaca» a tutti gli effetti imposto ai reporter stranieri che come conseguenza «ha imposto ai cronisti locali l’onere impossibile e irragionevole di documentare da soli la guerra che stanno vivendo».
I firmatari della lettera aperta ricordano che «dall’inizio della guerra sono stati uccisi più di 100 giornalisti e quelli rimasti lavorano in condizioni di estrema deprivazione, con il risultato che le informazioni provenienti da Gaza stanno diventando sempre più difficili da ottenere e che le notizie che arrivano sono soggette a ripetuti interrogativi sulla loro veridicità».
Nella consapevolezza che «una stampa libera e indipendente è la pietra angolare della democrazia», sindacati, gruppi editoriali e associazioni di tutto il mendo chiedono dunque alle autorità Israeliane di mettere i giornalisti in condizione di poter raccontare cosa accade a Gaza e di «rispettare gli obblighi internazionali di proteggere i giornalisti in quanto civili».
L’iniziativa arriva alla vigilia della visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu negli Stati Uniti, dove il 24 luglio incontrerà il presidente Joe Biden e parlerà al Congresso Usa.
Trackback dal tuo sito.