Gazzetta del Mezzogiorno, Fnsi e Associazioni di Stampa: «Situazione inaccettabile»
A sei mesi dalla firma al ministero del Lavoro dell’accordo per il prolungamento della cassa integrazione che ha chiuso, di fatto, la procedura di licenziamento collettivo di 46 giornalisti, annunciata il 27 ottobre 2023, il sindacato esprime «grande preoccupazione per il futuro dei colleghi e del giornale».
La giunta esecutiva della Fnsi e la Consulta dei presidenti delle Associazioni regionali di Stampa hanno approvato all’unanimità, mercoledì 10 luglio 2024, un ordine del giorno sulla situazione della Gazzetta del Mezzogiorno. A sei mesi dalla firma al ministero del Lavoro dell’accordo per il prolungamento della cassa integrazione che ha chiuso, di fatto, la procedura di licenziamento collettivo di 46 giornalisti, annunciata il 27 ottobre 2023, il sindacato esprime «grande preoccupazione per il futuro dei colleghi e del giornale».
«Praticamente a nulla – rilevano la giunta e le Assostampa – sono serviti i tre incontri fatti finora con le task force della Regione Puglia e della Regione Basilicata e con la proprietà per recuperare a tempo pieno parte dei colleghi posti in cassa integrazione a zero ore, nonostante gli impegni assunti dall’azienda Edime Srl e dalla direzione. Ad oggi, inoltre, l’azienda non ha neanche fornito i dati delle vendite e della raccolta pubblicitaria».
Per il sindacato, «tutto questo è umiliante e accade mentre gli editori, dopo una serie di operazioni societarie che hanno riguardato la ragione sociale e lo scopo delle attività, percepiscono e continueranno a percepire contributi pubblici per l’editoria (1,9 milioni per il 2022). Non possiamo accettare questa situazione – concludono Fnsi e Associazioni di Stampa – che mette a rischio il futuro occupazionale delle colleghe e dei colleghi estromessi dal ciclo produttivo».
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