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Beni confiscati alle mafie: accordo per promuovere l’imprenditoria agricola giovanile

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L’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) e il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) hanno concluso un Accordo istituzionale di collaborazione finalizzato al riuso e alla valorizzazione dei terreni confiscati alle mafie, per la realizzazione di progetti di imprenditoria agricola giovanile con interventi a favore di categorie sociali deboli e svantaggiate.

Tra le premesse dell’Accordo, in particolare, la considerazione che degli attuali 19.933 immobili in gestione all’Agenzia, il 46,07% (ossia 9.183 beni) sono terreni e che la destinazione di questi risulta, in generale, più complessa specialmente in relazione agli Enti territoriali, primi destinatari dei beni confiscati ex art. 48 del Codice Antimafia.

Oggetto dell’Accordo sono i terreni su cui la proposta di destinazione ad Agenzia del Demanio, Enti territoriali e soggetti del Terzo Settore è risultata senza esito.

Con l’Accordo, inoltre, il Ministero si è impegnato a garantire che l’assegnazione dei terreni avvenga in favore di soggetti in possesso dei requisiti di idoneità morale e professionale a stipulare convenzioni con la PA, con particolare riferimento ai requisiti antimafia.

Qui la scheda di sintesi dell’Accordo; qui il testo completo dell’Accordo.

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