“Può lasciare quest’aula da uomo libero”
Dopo 15 anni di persecuzione giudiziaria, Julian Assange h finalmente riabbracciato la sua famiglia!
“Può lasciare quest’aula da uomo libero” sono le parole che si è sentito dire Julian Assange dalla giudice Ramona V Manglona in un tribunale di Saipan, piccolo territorio Usa nelle isole Marianne Settentrionali.
Assange, d’accordo con i suoi avvocati, ha deciso di patteggiare e si è dichiarato colpevole di uno dei capi d’accusa nei suoi confronti raggiungendo un accordo con il Dipartimento di giustizia Usa. La condanna a cinque anni è stata già scontata nel carcere di Belmarsh nel Regno Unito, dove Assange era isolato per 23 ore al giorno, con gravi ripercussioni sulla sua salute fisica e mentale.
La sentenza pronunciata dalla giudice Manglona segna la fine di un’odissea che non sarebbe mai dovuta iniziare.
“Le parole non possono esprimere la nostra immensa gratitudine a VOI, sì VOI, che vi siete mobilitati per anni e anni per far sì che questo diventasse realtà. Grazie. Grazie. Grazie.”
Questo il ringraziamento di Stella Morris, moglie del giornalista, a tutte le persone che hanno sostenuto la campagna #FreeAssange.
Sono parole rivolte anche a te che, con la tua firma, il tuo sostegno, hai riempito il vuoto tra Assange e la sua famiglia: tra lui e sua moglie, che non ha mai smesso di lottare per lui; tra lui e i suoi figli, che non lo hanno mai conosciuto come uomo libero.
Il prossimo tre luglio Assange festeggerà il primo compleanno in libertà dopo tanti anni. Così come Stella ha scritto a tutte le persone che hanno lottato per Julian, anche tu puoi mandare un messaggio a lui per dargli il bentornato e augurargli buon compleanno. Noi glielo faremo avere il più presto possibile.
Manda i tuoi auguria Julian Assange!
Insieme possiamo continuare a fare la differenza per difendere le libertà di espressione e di stampa ovunque nel mondo. Come per Julian Assange, continueremo a chiedere giustizia per tutti i giornalisti e le giornaliste presi di mira quando diffondono notizie riservate di interesse pubblico, quando denunciano gravi violazioni dei diritti umani, abusi di potere, crimini di guerra e corruzione. Le nostre battaglie sono le tue, tutto quello che facciamo è possibile solo grazie alle persone che, come te, sono al nostro fianco ogni giorno, perché Amnesty sei TU!
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