“La libertà di Assange è una vittoria. Ma la sua condanna è grave intimidazione per tutti i giornalisti liberi”
Dopo oltre 5 anni in carcere, Julian Assange è stato liberato.
La notizia ci rende felici perchè la RETE #NOBAVAGLIO ( insieme a tante altre associazioni a partire da Free Assange Italia e Articolo 21 e alle organizzazioni di categoria come Fnsi e Odg), ha lottato in questi anni per chiedere la scarcerazione e per denunciare la grave ingiustizia e persecuzione subita dal fondatore di WikiLeaks per aver informato l’opinione pubblica pubblicando notizie che documentavano i gravi crimini commessi durante le guerre in Afghanistan, in Iraq e le torture sui prigionieri a Guantánamo.
Questo risultato è stato raggiunto grazie a una mobilitazione globale che ha difeso Assange come simbolo della libertà di informare contro il chiaro tentativo di mettere sotto accusa il diritto di informare i cittadini senza sottostare a censure e bavagli da parte delle super potenze occidentali.
Julien Assange per tornare libero e lasciare il carcere nel Regno Unito ha dovuto però dichiararsi colpevole davanti a un tribunale statunitense patteggiando la pena relativa alla fuga di notizie riservate sulle violenze commesse dall’esercito Usa in Iraq e Afghanistan.
Ha dovuto accettare di dichiararsi colpevole del reato di “aver cospirato per ottenere e divulgare documenti riservati della difesa nazionale degli Stati Uniti”.
La volontà del governo statunitense di perseguire a livello giudiziario e arrivare alla condanna di Assange per il solo fatto di avwer fatto il proprio lavoro di giornalista costituisce però un precedente molto grave e preoccupante che assume una chiaro intento intimidatorio nei contronti di tutta la libera informazione.
Noi ribadiamo che il gionalismo e informare non sono un crimine
Rete Nobavaglio – liberi di essere informati
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https://www.liberainformazione.org/2024/06/25/julian-assange-e-libero-ha-lasciato-il-regno-unito-dopo-aver-patteggiato-con-giustizia-usa/
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