Agorà delle Cooperative Sociali a Torino: chiediamo uno sforzo di partecipazione
Ci permettiamo di chiedere – a chi ancora esita, a chi ancora scommette sulla generatività del ritrovarsi a discutere insieme in un cinema – uno sforzo organizzativo e soggettivo di partecipazione all’Agorà.
Per farla diventare realmente un momento di rilancio dei nostri mondi così bistrattati in questi anni. Perché nel corso della storia a volte ci sono bivi e tocca scegliere che strada intraprendere. All’Agorà vorremmo costruirla insieme.
Siamo in queste settimane – lo confessiamo – attraversati da preoccupazione e energia.
Preoccupazione per le sorti dei nostri mondi del sociale, con il loro carico di vite e storie in cerca di un domani. Energia perché come restare indifferenti alle fatiche di tante organizzazioni e professioniste/i?
Preoccupazione perché abbiamo visto quanta reattività suscitino i temi dell’Agorà: post con centinaia di commenti, da cui affiorano delusione e disillusione: ossia il sentimento da parte di lavoratori/trici di essere stati tradit* da un settore che parla di diritti e dignità e poi fatica a riconoscerli al proprio interno. Energia perché la cooperazione è ancora in tanti territori una bella storia che sostiene percorsi di cittadinanza laddove i terreni della progettualità esistenziale e comunitaria si fanno più friabili e cedevoli. Ma ancora per quanto? E a che prezzo?
Preoccupazione perché percepiamo, da telefonate e riscontri, quanto sia difficile (da parte di chi coordina organizzazioni di Terzo settore) uscire dall’emergenza/urgenza di un quotidiano fatto di bilanci da quadrare e bandi da inseguire. E quanto sia difficile (da parte di professionist* educativi e sociali) dare al malessere lo sbocco della mobilitazione collettiva anziché quello della defezione individuale (leggi: abbandono del lavoro).
Tutto ciò è comprensibile: davvero abbiamo retto e sopportato tanto in questi anni, ed è legittimo che si dica “basta, preferisco di no”. Ma poi subito dopo si fa sentire in noi la voce contraria che dice “sì, va bene la resilienza, però oggi non occorre anche un po’ di resistenza?”. Perché in gioco è la tenuta di organizzazioni, di professioni, di un sistema che è il welfare democratico oggi così traballante.
Ti aspettiamo da giovedì in presenza, online se non riuscirai a essere fisicamente a Torino.
Come partecipare
Il programma dell’Agora
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Dove lo mettiamo il conflitto? – Torino 13-15 giugno, Agorà delle cooperative sociali
Perché partecipare all’Agora delle cooperative sociali a Torino
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