Il 6 giugno ANPI in festa. I nostri primi 80 anni
Il 6 giugno prossimo l’ANPI compirà 80 anni. Una lunga storia Partigiana e antifascista che si è strettamente intrecciata con quella della Repubblica. L’Associazione ha dato importanti e decisivi contributi al pieno sviluppo della democrazia anche nei momenti più drammatici e delicati.
E per fare memoria attiva, è stata ideata e promossa, proprio per il 6 giugno, una iniziativa centrale a Roma: alle 17.30 nell’Aula Giulio Cesare in Campidoglio (ingresso su invito), dove di fatto l’ANPI nacque nel 1944.
Si snoderà un racconto, tra ieri E oggi, attraverso le voci di Gianfranco Pagliarulo, Presidente nazionale, Aldo Tortorella (in video), Partigiano e componente della Presidenza onoraria, Francesco Filippi, storico, Claudia Cammarata, giovane Presidente della Sezione ANPI di Caltanissetta. A introdurre e coordinare sarà Marina Pierlorenzi, Presidente dell’ANPI provinciale di Roma. È stato invitato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
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Sempre il 6 giugno, a partire dalle ore 20.30 si svolgerà in Piazza Sauli (Garbatella) una Festa in musica e ballo con la BandaJorona, Massimiliano Taggi e la sua Milonga Partigiana, Enrico Capuano e la Tammurriata rock. Sarà presente il Presidente nazionale ANPI Gianfranco Pagliarulo.
LA RESISTENZA CONTINUA
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Sergio Mattarella: “Il saluto più cordiale all’ANPI nella ricorrenza dei suoi 80 anni di vita”
Nell’ambito del movimento partigiano, l’istituzione dell’A.N.P.I. è stata un segno di impegno civile per la democrazia, la pace, la libertà, l’uguaglianza, valori conquistati a prezzo di duri sacrifici dalle generazioni che ebbero parte alla Guerra di Liberazione, contro ogni forma di oppressione e autoritarismo.
La lotta di popolo contro il fascismo e il nazismo, che ha realizzato il riscatto dell’Italia dopo le pagine della dittatura e della sua violenza, ha condotto a una nuova Europa, promessa di libertà e di pace.
Oggi di fronte alla guerra, tornata in Europa con l’invasione dell’Ucraina, siamo chiamati alla responsabilità di ricostruire la pace nella libertà, nel rispetto del diritto, dell’indipendenza e dell’autodeterminazione dei popoli.
L’impegno delle giovani generazioni in questo percorso, nella memoria dei patrioti che generosamente contribuirono, con la Resistenza all’oppressore, all’edificazione della Repubblica, suscita apprezzamento.
Sergio Mattarella
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