Milano-Cortina, la Procura apre inchiesta anche sulle assunzioni dei dipendenti
La Procura di Milano, oltre all’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta a carico, tra gli altri, dell’ex ad della Fondazione Milano-Cortina 2026 Vincenzo Novari, ha aperto anche un fascicolo per d’abuso d’ufficio e turbativa, al momento senza indagati, sul capitolo delle assunzioni di dipendenti, anche per verificare contratti a persone legate al mondo della politica o dello sport o ai vertici o ex dell’ente, da un lato, e su altri affidamenti di appalti, dall’altro.
Oggi è stata ascoltata come teste per oltre sei ore una dipendente della Fondazione, che per oltre 17 anni ha lavorato a fianco di Novari, anche in altre società.
La dipendente, da quanto si è saputo, ascoltata negli uffici della Procura dai pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis, avrebbe riferito che era sempre Novari a darle i curricula e a decidere sulle assunzioni, un capitolo su cui la Procura ha iniziato ad indagare da ieri, ascoltando già anche altri testi dell’ufficio del personale.
È stato anche recuperato l’elenco dei dipendenti: sono 380 attualmente nella Fondazione. Per gli inquirenti il numero è aumentato negli ultimi anni e vengono assunti con contratti a tempo determinato o indeterminato. Ci sono, però, anche stagisti o contratti di collaborazione.
Intanto, oggi sono proseguite le perquisizioni anche nell’abitazione di Novari. Le ricerche sui dispositivi e sulla documentazione, nelle perquisizioni anche di ieri, sono state effettuate su tre fronti: le “assunzioni nel periodo Novari”, i “contratti Vetrya” e gli “sponsor tecnologici e i servizi digitali per Fondazione”.
Ieri, durante l’attività del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, i dipendenti hanno fornito agli investigatori tutti contratti di sponsorizzazione per la Fondazione. Oggi, tuttavia, i legali hanno chiesto che quei file vengano selezionati. E due avvocati, “anche a tutela della riservatezza dei dati aziendali non pertinenti all’indagine”, hanno chiesto che vengano effettuate le copie forensi sui dispositivi acquisiti, con una selezione dei dati nel contradditorio con le parti.
Ieri sono stati ascoltati anche responsabili della società di consulenza Deloitte (non indagata) in un altro capitolo dell’inchiesta che riguarda i rapporti e i contratti con la Fondazione. E’ subentrata lo scorso mese come sponsor tecnico per contribuire a migliorare e proteggere l’ecosistema digitale “a supporto del Movimento Olimpico”. Per la Fondazione Milano-Cortina oggi l’avvocata e professoressa Paola Severino ha depositato la nomina come parte offesa.
Fonte: Ansa
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