Cerchiamo gli haters di Giulietti, insultato perché crede nei diritti civili
La rubrica “Pietre” di Paolo Berizzi su La Repubblica si occupa di quello che ormai è diventato il caso Giulietti.
Il nostro coordinatore nazionale nei giorni scorsi e per l’ennesima volta è finito nel mirino degli haters per un post su Ilaria Salis. È stato letteralmente sommerso di insulti e persino di minacce, come ricorda adesso anche Berizzi.
Quest’ultimo a sua volta è vittima di attacchi via social per il suo lavoro di inchiesta sul ritorno di gruppi neonazisti in Italia, tanto da essere protetto dalla scorta personale disposta dal Ministero dell’Interno.
Giuseppe Giulietti ha un difetto, che aveva già da Presidente della Fnsi e da parlamentare, quello di essere letteralmente fissato con la garanzia dei diritti civili, che quando vengono negati siamo ormai al fascismo conclamato.
Articolo 21 oltre ad esprimere solidarietà a Gulietti sarà al suo fianco nella presentazione delle denunce. Perché, come dimostra proprio la storia di Paolo Berizzi, non è vero che chi minaccia e insulta in rete resta impunito. No, con denunce e adeguate indagini tecniche si può risalire agli autori.
Nella vicenda specifica di Giuseppe Giulietti c’è qualcosa di più: appare evidente che sotto ai suoi post si mette in moto una catena di fasciotrolls come li ha definiti Nico Piro, sollevando nei giorni scorsi la questione-Giulietti. Chi muove i fili di questa macchina, chi la paga e perché? Sono domande alle quali Articolo 21, insieme a tutti gli altri fissati con i diritti civili, cercherà comunque. E dovunque.
(Disegno di Alekos Prete)
Fasciotroll all’attacco di Beppe Giulietti. Ma chi muove i fili?
I fasciotrolls che molestano @BeppeGiulietti e @Artventuno .#Pietre@repubblica pic.twitter.com/wmZ7Li7q1K
— Paolo Berizzi (@PBerizzi) May 21, 2024
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