Via del campo
Quelle fotografie esposte per strada con i volti degli abitanti di via del Campo rappresentano la risposta migliore alla corruzione eletta a sistema e all’indifferenza di tanti. “Metterci la faccia” è essenziale per contribuire a bonificare il mondo dal male e muoversi “in direzione ostinata e contraria”.
Lo hanno fatto quelli dell’Associazione di Via del Campo e Caruggi a Genova ed è molto di più di un semplice comitato di quartiere o di un’associazione che adotta un pezzo di città. Quell’associazione, formata esclusivamente dagli abitanti di quei vicoli, è lo spaccato multicolore, multireligioso, multiculturale e multietnico che vuole offrire il proprio contributo di capacità per rendere più belle quelle strade e i suoi stessi abitanti.
E allora questo progetto diventa cultura, divertimento, discussione, convivialità. Diventa 1.400 metri di tavolini messi in fila per mangiare insieme ciò che ognuna offre all’altra. In questi giorni ci sono le foto appese da una finestra all’altra come panni al sole e mostrano volti e sorrisi, mostrano vita.
In questo momento, a Genova, una città stordita dal verminaio che viene a galla, credetemi, non è poco. Ed è essenziale.
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