Fondazione Fava, consegnati il Premio Giovanna Mori e i Premi «apri la finestra sulla tua città…»
Venerdì 10 maggio, nella raccolta ma suggestiva cornice del Piccolo Teatro della Città, pieno di giovani studenti provenienti da tutta la Sicilia, sapientemente guidate dalla giornalista Luisa Santangelo si sono svolte le due annunciate premiazioni indette dalla Fondazione Giuseppe Fava e dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Hanno aperto i lavori Francesca Andreozzi, Presidente della Fondazione, e il Dott. Emilio Grasso, Dirigente dell’Ambito territoriale di Catania dell’URS che hanno illustrato obiettivi e programmi della giornata.
A seguire, Giuseppe M Andreozzi ha ricordato la figura di Giovanna B Mori, storica dell’arte padovana prematuramente scomparsa, che ha maggiormente studiato l’opera pittorica e grafica di Giuseppe Fava associando all’analisi tecnica una fullimmersion sui suoi scritti e la sua biblioteca, lasciandoci un prezioso saggio artistico, vero punto di riferimento per chi volesse studiare il «Fava Pittore». Andreozzi ha anche ricordato l’iter che, per iniziativa di Fabrizio Ricci, marito di Giovanna Mori, ha portato alla istituzione del «Premio Storico Artistico Giovanna Berenice Mori», che vuole stimolare studi e approfondimenti sulla pittura faviana. Subito dopo s’è svolta la premiazione dell’edizione 2023.
Al secondo e terzo posto si sono classificati Andrea Giovanni Calì di Catania, e Giulia Rossi di Milano, rispettivamente con i saggi «Espressività e fisiognomica nella produzione artistica di Giuseppe Fava», e «La maschera come espediente narrativo: James Ensor e Giuseppe Fava».
Il primo premio è stato assegnato a Elena Cantarella da Catania per il saggio «Giuseppe Fava: oltre il segno», per avere presentato in modo puntuale e preciso, asciutto e piano il lavoro artistico di Giuseppe Fava, coniugandolo con le principali intenzioni artistiche antropologiche e culturali dell’autore. È questo certamente il caso dell’introspezione, del doppio, dello studio sui volti, ironica denuncia caricaturale che Fava mette continuamente in atto e che la candidata intercetta bene. Tale lettura appare innovativa e valido approfondimento dell’opera faviana. Oltre all’attestato, il Dr. Fabrizio Ricci, marito di Giovanna Mori, medico padovano e patrocinatore del premio, ha consegnato alla vincitrice, come previsto dal bando di concorso, un assegno di 1.500,00 €.
Dopo un intermezzo musicale a cura dell’Orchestra «Musicainsieme a Librino» [Alice Cardella,violino; Sofia Biamonte, violino; Ruggero De Zan, violoncello, Valentina Caiolo, violino] che hanno eseguito «Aria sulla quarta corda di JS Bach», «Hallelujah di Cohen» e «Battaglia contro i mulini a vento, dalla suite Don Chisciotte di GP Teleman», la seconda parte della mattinata è stata dedicata al concorso giornalistico bandito lo scorso 5 gennaio 2024 dalla Fondazione Fava in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale nel 40° anniversario dell’uccisione mafiosa di Giuseppe Fava.
Obiettivo del tema proposto, «apri la finestra sulla tua città e raccontaci dove vedi la mafia, l’illegalità e le ingiustizie», la sensibilizzare degli studenti alla conoscenza e all’approfondimento delle tematiche legate all’illegalità, la corruzione e il contrasto alle mafie, partendo dall’osservazione e descrizione del territorio in cui vivono.
Sono stati presentati ventiquattro elaborati, cartacei e audivisivi. Al primo posto si è classificata la classe VA dell’IOS Angelo Musco di Catania con il video «Sommersi», per aver raccontato sul campo, in modo crudo e coinvolgente, uno spaccato della propria realtà territoriale, attraverso le voci dei testimoni e con un linguaggio efficace e mai banale. Un lavoro perfettamente coerente con lo spirito e l’esempio di Pippo Fava.
Secondo classificato lo studente Salvo Tropea del Liceo Leonardo di Giarre (CT) con l’elaborato «Condanna all’innocenza» che, con grande sensibilità, ha personalmente letto.
Al terzo posto gli Studenti del Giornalino “La Fenice” dell’Istituto Giuseppe Mazzini di Vittoria (RG), con il video «Verità per Daouda». I due video premiati sono stati proiettati in sala riscuotendo lunghi e calorosi applausi dai presenti.
La classe prima classificata avrà l’opportunità di partecipare ad un laboratorio di scrittura giornalistica presso la Scuola di scrittura Itaca. Il secondo e il terzo classificato potranno svolgere un tirocinio gratuito presso il Megafono.org, organo di informazione online.
Hanno infine ricevuto una menzione speciale lo studente Lorenzo Palagonia del Liceo Terenzio Mamiani di Palermo per «La mia Mafia»; la studentessa Lavinia Fucà del Liceo Empedocle di Agrigento per «Stefano Pompeo, una vita spezzata dall’ingiustizia»; classe I B IPSEOA del Pestalozzi di Catania per «Ecco il nostro quartiere: Librino»; gli studenti Sofia Lombardo e Alessandro D’Arpa del Liceo Benedetto Croce di Palermo per «L’eredità del coraggio»; lo studente Michele Candura dell’I.I.S. Alessandro Volta di Caltanissetta per «Ora tocca a noi»; la studentessa Elisa Serio dell’I.I.S. Luigi Failla Tedaldi di Castelbuono (PA) per «Una storia esemplare, come troppo poco spesso accade nella nostra terra»; la studentessa Chiara Odette Sgroi del Liceo Leonardo di Giarre (CT) per «L’ombra del consenso».
Numerosi i consensi e gli apprezzamenti di studenti e docenti che, sottolineando l’importanza educativa della proposta concorsuale e l’impegno entusiasta dei ragazzi nel realizzarla, hanno auspicato una sempre maggiore diffusione di eventi simili.
Concludendo la giornata, visibilmente soddisfatta, Francesca Andreozzi ha ricordato come l’iniziativa odierna si lega strettamente e a quella realizzata dieci anni or sono dall’allora Presidente Elena Fava e dal MIUR, e si è impegnata a proseguire sul cammino iniziato.
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Catania 10 maggio, due premiazioni della Fondazione Giuseppe Fava
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