Il carcere, un dispositivo chiuso in cui ci si abitua a tutto
“Un certo numero di detenuti, anche se si comportavano da duri durante la giornata, spesso si addormentavano piangendo, la sera. C’erano anche altri pianti e diversi da quelli indotti dalla paura e dalla solitudine. Erano più bassi e soffocati: la voce dell’angoscia. Pianti che possono cambiare il corso di una vita. Pianti che una volta … Leggi tutto Il carcere, un dispositivo chiuso in cui ci si abitua a tutto
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