L’uomo con la barba bianca
Vincenzo Agostino non ha mai smesso di ricercare verità e giustizia. “L’uomo con la barba bianca” era un monito e una spina nel fianco delle istituzioni. Poteva succedere anche di cogliere qualche imbarazzo o, persino, qualche timore, da parte di uomini di potere nell’incontrarlo.
E sì, perché Vincenzo diceva pane al pane e vino al vino. Anche dopo la morte di sua moglie Augusta Schiera, nel 2019, non si è mai fermato. E faceva domande, chiedeva ragione dell’inerzia di certe parti della magistratura e dei corpi dello Stato, non si accontentava mai di risposte vaghe o evasive.
In tanti siamo certi che senza la sua determinazione ostinata e tenace non si sarebbe venuti a capo della condanna all’ergastolo del mandante Nino Madonia, il boss di Resuttana.
La morte di Vincenzo è un testimone pesante, ma carico di promesse, che viene lasciato a sua figlia Flora, che da tempo è impegnata con Libera, e ai tanti giovani che guardavano a lui come a un modello. In qualche modo Vincenzo ha aperto un cammino che ora va percorso.
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