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Maria Ponomarenko, torturata per aver detto la verità

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Chi è Maria Ponomarenko?

Una madre di due figlie, una giornalista e blogger. Una detenuta di una colonia penale russa. Maria è stata condannata a sei anni di reclusione e a non poter fare il suo lavoro per altri cinque anni dopo la fine della pena.

La sua colpa? Quella di aver pubblicato su Telegram un video del bombardamento del teatro di Mariupol. Per le autorità russe, questo significa diffondere “informazioni false” sulle forze armate. Ma per i colleghi di “RusNews”, questa condanna non è altro che una ritorsione per le sue critiche contro il governo.

Maria è stata sottoposta a torture come i trattamenti psichiatrici obbligatori. Da quando è reclusa, la sua salute mentale è peggiorata sempre di più e stremata dai maltrattamenti, ha anche tentato il suicidio in carcere.

Chiedi con noi la sua scarcerazione e di far cadere le accuse contro di lei.

Il testo dell’appello

Gentile Procuratore generale,
Gentili Deputati della Duma di stato della Federazione Russa,
Gentile Commissario per i diritti umani,

scrivo per chiedere di prendere tutte le misure necessarie per far abrogare gli articoli 207.3 e 280.3 del Codice penale della Federazione Russa, in quanto violano gli impegni assunti dal paese in materia di diritti umani, e di garantire che tutte le persone in prigione in base ad essi vengano immediatamente scarcerate.

Questi articoli, introdotti da una nuova legislazione, prevedono pene detentive fino a 15 anni e privano di fatto i cittadini russi del diritto alla protesta pacifica e alla libertà di espressione. Centinaia di persone sono già state imprigionate ingiustamente.

Maria Ponomarenko, giornalista russa, attivista e madre di due figli, è stata condannata a sei anni di carcere per aver diffuso “false informazioni” sulle Forze Armate russe (articolo 207.3 del Codice penale) dopo che aveva condiviso su Telegram un messaggio sul bombardamento del teatro di Mariupol, in Ucraina, esercitando così il suo diritto alla libertà di espressione.

Ciò va contro gli obblighi della Russia nel campo del diritto internazionale dei diritti umani.

Chiedo pertanto di abrogare gli articoli 207.3 e 280.3 del Codice penale della Federazione Russa e di garantire la scarcerazione immediata e incondizionata di Maria Ponomarenko e di tutte le persone private della libertà solo per aver protestato pacificamente contro la guerra.

Cordiali saluti,

Firma l’appello!

Amnesty International Italia

Info: Amnesty International Italia

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