Regione Sicilia, corruzione e voto di scambio al centro dell’inchiesta della Procura di Catania
Voto di scambio e corruzione, bufera sulla Regione Sicilia. Sospeso il vicegovernatore leghista. L’Antimafia chiede gli atti dell’inchiesta.
Uno scambio di favori per ottenere voti per l’allora candidata del Pd alle elezioni europee del 2020, Caterina Chinnici, totalmente estranea all’inchiesta, ma anche contatti con due Carabinieri per acquisire informazioni riservate su eventuali indagini a suo carico e bonifiche tecniche nei locali della sua segreteria.
Sono le accuse contestate dalla Procura di Catania al vice presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Luca Sammartino, all’epoca dei fatti deputato regionale del Partito democratico. L’uomo forte della Lega nell’isola, eletto con circa 21mila preferenze alle regionali del 2022, il secondo più votato in Sicilia, è stato sospeso da incarichi pubblici per un anno dal gip Carla Aurora Valenti.
La giudice, pur sottolineando la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e che a suo carico pendono altri procedimenti per reati in materia elettorale, non ha accolto la richiesta di arresti domiciliari della Procura. Il parlamentare si è detto “sereno e certo che emergerà la totale estraneità ai fatti, risalenti a cinque anni fa e che con stupore leggo mi vengono contestati”. Sammartino si è dimesso dagli incarichi di governo che sono assunti ad interim dal governatore Renato Schifani che ha ribadito “piena fiducia nella magistratura” e ricordato che Sammartino ha “ricoperto il suo doppio ruolo istituzionale con decoro, lealtà e trasparenza”.
“Tra il 2015 e il 2018 Sammartino non era con la Lega: le indagini sono state chiuse nel 2021, ma solo oggi arrivano i provvedimenti, guarda caso a un mese dalle Europee, mi chiedo perché arrivino ora”, si chiede il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. Per i componenti del M5s in commissione Giustizia dall’inchiesta emerge “un quadro sconcertante” e “la risposta del governo è un costante lavoro di smantellamento degli strumenti di contrasto a queste e altre forme di malaffare”. Il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, attacca il vicepremier: “noi non raccattiamo ‘feccia politica’ pur di avere voti come ha fatto Matteo Salvini”.
La senatrice Enza Rando, responsabile Legalità del Pd, sottolinea “la necessità di alzare il livello di guardia e di mettere al centro dell’azione politica etica pubblica e antimafia sociale”. Sul caso si è già attivata la commissione parlamentare Antimafia che ha disposto l’acquisizione degli atti dell’inchiesta.
Sammartino è indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta ‘Pandora’ su presunte infiltrazioni mafiose di corruzione nel Comune di Tremestieri Etneo il cui sindaco, Santi Rando, un poliziotto da anni in aspettativa, è stato arrestato per scambio elettorale politico-mafioso. In carcere, con la stessa accusa, è stato condotto dai Carabinieri del comando provinciale di Catania anche Pietro Alfio Cosentino, ritenuto il referente del clan Santapaola-Ercolano a Tremestieri Etneo che si sarebbe “adoperato per garantire il rispetto di precisi accordi elettorali propedeutici all’elezione” di Rando.
Ai domiciliari Giovanni Naccarato, dirigente del Comune, l’architetto Puccio Monaco, all’epoca dei fatti consulente a titolo gratuito del sindaco, l’ingegnere Paolo Di Loreto e lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle poi transitato tra i sostenitori di Rando alle amministrative del 2021.
Rando e Ronsisvalle sono stati sospesi dell’incarico di amministratori dal prefetto di Catania.
L’accusa a Sammartino, oggi alla Lega, ma con un passato in Udc, Pd e Italia dei valori, è di avere favorito Ronsisvalle, proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo: si sarebbe impegnato nell’impedire l’apertura a un suo concorrente, intervenendo al Comune. In cambio avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale per la candidata alle europee che lui sosteneva nel 2020 per il Pd, Caterina Chinnici, totalmente estranea all’inchiesta. Sammartino, all’epoca, spiegava che bisognava “dare un messaggio in Sicilia” perché “c’è un degrado culturale infinito” e “l’occasione può essere il voto per le europee”, con il “sostegno a Caterina Chinnici”.
Un magistrato, spiegava l’allora deputato del Partito democratico, che “ha una storia, ha un significato, è la Sicilia che non abbassa la testa, che ormai siamo diventati terra di… per i leghisti che ci devono venire a raccontare a noi siciliani come funziona il mondo”. Secondo il pentito, Silvio Corra, Sammartino nel 2015 avrebbe incontrato, una-due volte, esponenti di spicco del clan Santapaola.
Fonte: Ansa/Sicilia
Voto di scambio e corruzione, sospeso il vice governatore della Sicilia
Scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.
Nuovo blitz in Sicilia contro il malaffare in politica e nella gestione della cosa pubblica. Il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, arrestato e l’ormai ex vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, assessore all’Agricoltura, leghista con un passato nell’Udc, in Italia viva e nel Pd, sospeso per un anno dai pubblici uffici.
Un terremoto alla Regione che produce subito le dimissioni dello stesso vice governatore. Sono tra gli esiti più sorprendenti dell’operazione “Pandora” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania ed eseguita dai carabinieri del Comando provinciale nei confronti di undici esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori.
“Mi dimetto da vicegovernatore. Sono sereno e resto deputato”
Sammartino ha rimesso le deleghe il cui interim è assunto al momento da Schifani. “Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a cinque anni fa, che con stupore leggo mi vengono contestati”, afferma il deputato della Lega che non lascia la politica né lo scranno dell’Ars: “Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale”. L’indagine svolta dal febbraio 2018 al marzo 2021 ha fatto luce sulla gestione amministrativa del Comune di Tremestieri Etneo e, in particolare, ad accordi stretti tra alcuni amministratori ed elementi vicini ad esponenti della cosca mafiosa Santapaola-Ercolano.
Mafiosi, pentiti e accordi elettorali
Le risultanze investigative sono state riscontrate dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, già affiliati alla medesima famiglia mafiosa, ed in particolare Silvio Corra, già responsabile del gruppo Nizza, e Salvatore Bonanno. Pietro Alfio Cosentino, destinatario della custodia cautelare in carcere e referente del clan mafioso Santapaola-Ercolano a Tremestieri Etneo, si sarebbe adoperato per garantire il rispetto di precisi accordi elettorali propedeutici all’elezione dell’attuale sindaco di Tremestieri Etneo, Rando, in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata, in relazione alle consultazioni elettorali amministrative del 31 maggio 2015 e al successivo ballottaggio del 21 giugno 2015, insieme ai pregiudicati Vito Romeo e Francesco Santapaola, esponenti di vertice della cosca Santapaola-Ercolano.
Il deputato. Accordi, cimici e talpe
In questo contesto, si sono acquisiti elementi che dimostrerebbero, per i magistrati, “una degenerazione affaristica del governo locale del comune di Tremestieri Etneo”, del quale Luca Sammartino, all’epoca dei fatti deputato regionale, risultava essere il principale referente politico del primo cittadino Santi Rando. In riferimento all’esponente della Lega “è stata riscontrata la preoccupazione dello stesso di mettersi al riparo da eventuali attività di indagine in atto nei suoi confronti, escludendo dalle liste i soggetti in odore di criminalità organizzata, dei quali sembrerebbe essersi avvalso in occasione delle elezioni”. Si sarebbe inoltre attivato “per porre in essere attività di vigilanza e di bonifica tecnica dei locali della sua segreteria politica avvalendosi di personale dell’Arma dei carabinieri in servizio e in quiescenza, cercando inoltre di acquisire informazioni riservate circa l’eventuale pendenza a suo carico di procedimenti penali”.
Voti e sanità
Sarebbero stati acquisiti elementi che sembrerebbero delineare una strategia dei vertici del comune di Tremestieri Etneo “tesa a neutralizzare ogni forma di opposizione politica”, arrivando a favorire lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle, poi transitato – “anche grazie all’intervento del Sammartino” – proprio tra i sostenitori di Rando per le elezioni amministrative dell’anno 2021. Nello specifico, Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, agli arresti domiciliari per istigazione alla corruzione, sarebbe stato favorito facendo ridurre il numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, ottenendo in cambio la promessa di sostegno elettorale in vista delle elezioni europee del 2019 per il candidato sostenuto da Sammartino.
Nell’ambito della stessa ordinanza, il gip ha riservato la propria decisione nei confronti di un militare dell’Arma in servizio attivo, “del cui ausilio si sarebbe avvalso Sammartino, dietro corresponsione di somme di denaro, per eseguire attività di bonifica tecnica alla ricerca di microspie nei suoi uffici”; il militare, pertanto, sarà sottoposto a interrogatorio, in esito al quale il gip valuterà l’applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio, come richiesto dalla procura.
Mazzette, funzionari e imprenditori
Numerosi gli episodi di corruzione nel Comune di Tremestieri che avrebbero visto nel sindaco Rando e in Giovanni Naccarato (dirigente della Direzione Lavori pubblici e della Direzione pianificazione del Territorio-Urbanistica), oltreché in Cosentino e Puccio Monaco (architetto e all’epoca dei fatti consulente del sindaco a titolo gratuito), i funzionari corrotti che avrebbero ricevuto denaro e altre varie utilità, quasi sempre grazie alla costante attività di intermediazione, secondo le accuse, dell’ingegnere Paolo Di Loreto, per concedere permessi e assegnare lavori agli imprenditori amici. Tra i destinatari della misura cautelare, infatti, figurano anche quattro imprenditori (di cui uno già deceduto per cause naturali) emersi nell’ambito di altrettante vicende corruttive, in relazione alle quali avrebbero beneficiato, in cambio di denaro e altre utilità elargite illecitamente ai pubblici ufficiali, della concessione di permessi comunali (autorizzazioni a costruire e cambi di destinazioni d’uso) e assegnazioni di lavori pubblici (ristrutturazioni e manutenzioni di edifici pubblici), anche solo promesse, come nel caso dell’appalto relativo alla ristrutturazione della locale Caserma Carabinieri, poi mai verificatosi. Elementi, per chi accusa che sembrerebbero delineare una strategia dei vertici del comune di Tremestieri Etneo “tesa a neutralizzare ogni forma di opposizione politica”, arrivando a favorire lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle.
Le misure cautelari
Custodia cautelare in carcere per Pietro Alfio Cosentino, di Trecastagni, 62 anni; Santi Rando, di Catania, 49 anni. Agli arresti domiciliari Paolo Di Loreto, di Catania, 72 anni; Giuseppe Monaco, detto “Puccio”, di Catania, 72 anni; Giovanni Naccarato, nato a Napoli, 58 anni; Mario Ronsisvalle, di Catania, 54 anni. Sospensione per la durata di un anno dai pubblici uffici ricoperti e da tutte le attività inerenti per Luca Sammartino, di Catania, 39 anni; Michele Platania, di Catania, 56 anni. Divieto per un anno di esercitare le rispettive attività di impresa e di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche per Domenico Cucinotta, di Catania, 64 anni; Giuseppe Ferlito, di Catania, 64 anni; Mario Stanganelli, di Palagonia, 58 anni.
Fonte: AGI, Agenzia Italia
#Sicilia Voto di scambio politico-mafioso: 11 arresti. Tra gli indagati per corruzione anche Luca #Sammartino, tra i leader della Lega in Sicilia e vicepresidente della Regione: sospeso per un anno dalle funzioni pubbliche. La cronaca con @SimoneZazzera pic.twitter.com/i5KFUpAojR
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++Terremoto giudiziario alle falde del vulcano. Voto di scambio e corruzione: arrestato il sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando. Indagato il vicepresidente della Regione Siciliana Luca Sammartino.#IoSeguoTgrhttps://t.co/tcsBn8xhRr
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Voto di scambio politico mafioso a Tremestieri Etneo: arrestato il sindaco Santi Rando, sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione e leader della Lega Luca Sammartinohttps://t.co/HtWkqdcay9
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Arrestati il sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando. Ai domiciliari anche il suo oppositore politico Mario Ronsisvalle#Cataniahttps://t.co/FGbfOSlWpg
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L'inchiesta siciliana su presunto voto di scambio e corruzione. A #Catania 11 misure cautelari. Tra gli arrestati, il sindaco di #Tremestieri. Sospeso il vicepresidente della regione #Sammartino pic.twitter.com/kKvSWWdY3p
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Sarà interrogato domani a Catania il vicepresidente della Regione Sicilia Luca Sammartino, indagato per voto di scambio. Per i giudici, l'esponente della Lega "ha alterato l'onesta competizione elettorale e dimostrato una personalità incline a commettere reati" pic.twitter.com/LfS1lF1SNT
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A Catania gli interrogatori di garanzia per l'inchiesta su voto di scambio che coinvolge anche l'ex assessore Sammartino. negli atti i presunti legami mafia-politica. Ce ne occuperemo nel #Tg delle 14. @TgrSicilia seguiteci sul nostro sito:https://t.co/kjkkBCzeNU pic.twitter.com/f06GG1L1Tz
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