La tavoletta di cioccolato bio del Gruppo Abele per Mattarella in visita nella patria mondiale del cacao
La tradizione italiana del cioccolato trapiantata in Costa D’Avorio, come esempio di sostenibilità e tracciabilità.
In occasione della visita ufficiale del 2-4 aprile, è stata confezionata una tavoletta di cioccolato speciale, frutto dell’incontro fra la materia prima ivoriana per eccellenza, l’innovazione e la solidarietà.
Emozione e orgoglio: sono i sentimenti degli operatori del Gruppo Abele, invitati insieme ad altre realtà italiane attive in Costa D’Avorio all’incontro ufficiale col Presidente Mattarella, in visita questa settimana ad Abidjan.
Per l’occasione, è stata preparata una tavoletta di cioccolato celebrativa, che verrà mostrata al Presidente e all’intera delegazione italiana. Si tratta di un’edizione limitata del cioccolato prodotto con cacao 100% bio della Costa D’Avorio dal laboratorio Choco+: un’esperienza innovativa avviata dal Gruppo Abele in seno al progetto di cooperazione internazionale della Communauté Abel, presente da oltre quarant’anni nella città costiera di Grand Bassam. Choco+ beneficia in questo caso anche dell’alleanza strategica con Chocofair, una realtà che promuove la produzione equa di cioccolato in tutto il mondo.
Nei giorni di Pasqua si è parlato molto dell’aumento dei prezzi del cacao sul mercato internazionale, frutto di una diminuzione della produzione legata a fattori climatici. Ma la crisi è strutturale, poiché i prezzi pagati ai coltivatori dalle grandi multinazionali del cioccolato sono di fatto sempre troppo bassi. Questo porta ad optare per tecniche produttive al risparmio, che incidono sulla qualità della materia prima, di cui la Costa D’Avorio è il primo esportatore mondiale.
Il Gruppo Abele ha fatto una scelta in controtendenza, investendo sulle piccole produzioni biologiche locali, attente al rispetto dell’ambiente e dei diritti dei contadini. E sulla tracciabilità: un elemento chiave. L’innovazione digitale italiana di Trusty, che attraverso un QR code sul packaging rivela ai consumatori l’intera filiera produttiva, si sposa così con le tecniche tradizionali di coltivazione e raccolta, che preservano le proprietà organolettiche del pregiato cacao ivoriano.
Inoltre la trasformazione del cacao direttamente in loco – uno dei pochissimi esempi nel continente africano – insieme alle ricadute economiche positive per la comunità, consente di vendere il prodotto a prezzi accessibili alla popolazione ivoriana, che spesso non ha mai assaggiato un pezzo di cioccolato. Mentre molti dei lavoratori coinvolti sono giovani con un passato difficile accolti dalla Communauté Abel, che si riscattano grazie a questa opportunità formativa e professionale.
Tutto questo verrà raccontato al Presidente Mattarella in occasione dell’incontro, al quale parteciperanno Leone De Vita, responsabile della Communauté Abel, e una delegazione delle operatrici ivoriane del laboratorio.
Con la speranza che il gusto inconfondibile di Choco+ possa rappresentare il “plus” della visita e un esempio di cooperazione virtuosa da ricordare.
Per approfondire: www.gruppoabele.org/choco
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