Nordio, i test e la famosa civiltà giuridica del Minnesota
Una curiosità sul progetto di selezione dei magistrati: “noi tireremo diritto” l’avevamo già sentito; fosse mai che il ministro Nordio si ispiri alla stessa “filosofia”?
Perché, a fronte delle giuste obiezioni di incostituzionalità del progetto, egli va avanti senza dubbi, forte – e soddisfatto – di essersi volontariamente sottoposto ai quiz psico-attitudinali del Minnesota, stato Usa notoriamente vicino alla storia e alla cultura giuridica del nostro Paese.
Altra curiosità. Minnesota a parte, quanto ne sa il ministro Nordio di psicologia e psichiatria?
Nel 2004 moltissimi autorevoli specialisti italiani hanno escluso categoricamente la possibilità stessa di avere cogenti criteri metodologici che consentano la costruzione di griglie riduttive attendibili per testare funzioni complesse come quelle dei magistrati, che coinvolgono ideali, motivazioni, passioni e interessi e non sono mere capacità oggettivamente standardizzabili (il documento è stato riproposto in questi giorni dalla rivista ”Questione giustizia”).
Nordio conosce altri autorevoli specialisti (paragonabili per numero e qualità professionale a quelli del 2004), oppure è stato folgorato sulla via di Damasco da qualche prodigiosa apparizione, vuoi di Gelli vuoi di Berlusconi o di chissà chi ? Astenersi dal rispondere a mo’ di marchese del Grillo.
Ultima curiosità stile Pasquinata irriverente.
Sarebbe importante se i quiz psico-attitudinali potessero prevenire nei magistrati la mancanza di un certo “à plomb” nelle udienze pubbliche. Tipo: faccine, smorfie, mossette, occhi strabuzzati, reazioni indispettite o rancorose, appelli confidenziali ai presenti (ragazzi, vi vedo un po’ nervosi…), toghe tirate sopra le spalle per nascondere la testa…
Fonte: Il Fatto Quotidiano
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