#Noinonarchiviamo il caso di Mario Paciolla. L’impegno di Articolo 21 Campania
#Noinonarchiviamo: Articolo21 chiede ancora una volta verità e giustizia per Mario Paciolla, che “costruiva la Pace”, dedicando il presidio della Campania al giornalista e cooperante dell’Onu, trovato senza vita – in circostanze ancora incerte – in Colombia, il 15 luglio del 2020.
Lo ha annunciato Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale dell’associazione per la libertà di stampa, nel corso dell’incontro di venerdì scorso nella sede del SUGC a Napol; durante il focus sono state presentate anche le prossime iniziative realizzate dal Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania, insieme con il presidio di Articolo21 Campania.
Tra i punti salienti della riunione c’è stato un dibattito aperto sul ruolo dei media nell’attuale contesto socio-politico, evidenziando il bisogno di una maggiore protezione per i giornalisti e di una regolamentazione più chiara del settore, alla luce delle cosiddette “Leggi bavaglio” del governo Meloni.“Una norma concepita per ridurre al silenzio chi indaga su mafie, malaffare, corruzione – ha detto Giulietti – se fosse già stata in vigore non avremmo mai saputo nulla dei pestaggi nel carcere di Reggio Emilia, ancora oggi Ustica sarebbe un luogo di vacanza e Stefano Cucchi, uno morto cadendo per le scale del penitenziario. Una norma, peraltro, in contrasto con le sentenze della Corte europea, e con la stessa legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti”.
Alla riunione, introdotta dai saluti di Geppina Landolfo, segretaria del SUGC e di Claudio Silvestri, segretario generale aggiunto della FNSI, sono intervenuti, tra gli altri, Anna Motta e Pino Paciolla, genitori di Mario Paciolla, Nino Daniele (già assessore al turismo e alla Cultura del Comune di Napoli), Fatou Diako, presidente di Articolo21 Campania, Eva Serio, responsabile delle relazioni internazionali di “Imbavagliati”, la giornalista ucraina, Zhanna Zukova, la giornalista Laura Viggiano, i presidi Renata Gelmi e Giuliano Genna e Désirée Klain, portavoce di Articolo21 Campania e ideatrice di “Imbavagliati – Festival Internazionale di Giornalismo Civile”.
Il primo appuntamento sarà il 28 marzo: nel giorno nel quale Mario Paciolla avrebbe compiuto 37 anni, è prevista una giornata organizzata dal collettivo Giustizia per Mario Paciolla, per ricordarlo dalle 18.30 nello spazio Je so’ pazzo (ex Opg occupato) in via Matteo Renato Imbriani 218. Durante l’evento gratuito, sarà possibile assistere alla proiezione del film “Spotlight –Mario che costruiva la pace”.
Dal 22 al 24 aprile all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici torna “Imbavagliati – Festival Internazionale di Giornalismo Civile”, che da nove anni porta a Napoli giornalisti minacciati da tutto il mondo, trasformando la città in una capitale per la libertà di stampa. Dall’Ucraina al Medio Oriente, alle “guerre dimenticate”, come in Siria, Repubblica del Congo, Nigeria, Sudan, Myanmar, Afghanistan: i conflitti si stanno moltiplicando, in maniera preoccupante, arrivando a contare 55 scontri armati, in cui Il 90% delle vittime sono civili innocenti. Confermando quello che Papa Francesco aveva già definito da tempo, ossia una “Terza guerra mondiale a pezzi”.
“In un contesto così tragico, in cui non è il giornalismo mainstream a fornire una visione più veritiera ed approfondita dei fatti, ma è quello indipendente – spiega Désirée Klain – appare necessaria la testimonianza di quei coraggiosi giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali, ma nonostante questo hanno messo in pericolo la loro vita per poter parlare, raccontare, denunciare. Anche in quest’edizione daremo ancora una volta voce al loro punto di vista interno, accendendo una luce sugli ultimi”.
Per ricordare la giornata internazionale per la libertà di stampa, il 3 maggio, il SUGC, in collaborazione con Articolo21 e l’organizzazione di Laura Viggiano, organizzerà un evento con le scuole campane, per discutere dei bavagli italiani e internazionali.
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