Per il lavoro e la libertà di informazione, il 6 marzo a Roma iniziativa di Cgil e Articolo 21
Un appuntamento per sottolineare il ruolo decisivo assunto dalle forme di comunicazione, vecchie e nuove, nell’attuale crisi democratica.
“Al lavoro per una nuova società dell’informazione”. È questo il titolo del convegno organizzato da Articolo21 e Cgil per mercoledì 6 marzo a Roma, presso il Centro congressi di via dei Frentani 4, dalle ore 9,30 alle ore 13,30. Un appuntamento per sottolineare il ruolo decisivo assunto dalle forme di comunicazione, vecchie e nuove, nell’attuale crisi democratica.
L’introduzione sarà affidata al segretario nazionale della Slc Cgil Riccardo Saccone, mentre concluderà la mattinata il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. A presiedere il Garante di Articolo21 Vincenzo Vita.
“I mezzi di informazione – sostengono gli organizzatori – sono oggetto di un duplice attacco: da una parte la volontà di controllare ciò che viene veicolato per evitare critiche verso chi governa, dall’altra il desiderio di sottomettere coloro che operano nel settore, anche attraverso il ricorso ai bavagli e alle querele temerarie. Inoltre, l’intero comparto soffre di una vasta crisi occupazionale e il precariato è da tempo la regola, non l’eccezione”.
“Sotto il mirino delle pulsioni autoritarie sta, in primo luogo, il servizio pubblico radiotelevisivo – proseguono Articolo 21 e Cgil – che richiede una vera riforma per affermarne l’indipendenza e svincolarlo dal potere esecutivo, oltre a rilanciarne il valore di guida dell’intera industria culturale nell’età degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale”.
Nel corso dell’iniziativa, testimonianze di coloro che per cercare la verità, anche dove viene manomessa e occultata come nei fronti di guerra, corrono rischi altissimi, fino alla morte.
Parteciperanno, tra gli altri: Paolo Berizzi, Sergio Bellucci, Micaela Bongi, Marino Bisso, Paolo Borrometi, Angelo Camagna, Elisa Castellucci, Alessandra Clementini, Marianela Diaz, Vittorio Di Trapani, Giuseppe Giulietti, Lucia Goracci, Sara Lucaroni, Elisa Marincola, Laura Morante, Camilla Piredda, Sigfrido Ranucci, Marco Tarquinio, Alessia Tripodi, Silvia Truzzi.
La libertà di espressione è a rischio. Ed è necessario parlarne
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