Fiaccolata in Campidoglio per Navalny: “Da Roma appello a Putin: fermatevi”
Piazza gremita per l’omaggio che la Capitale ha voluto tributare al dissidente russo morto in carcere venerdì 16 febbraio. Presenti anche l’Usigrai e la Fnsi, rappresentata dal presidente Vittorio di Trapani.
Piazza del Campidoglio gremita per l’omaggio che la Capitale ha voluto tributare, lunedì 19 febbraio 2024, ad Alexei Navalny, il dissidente russo oppositore di Vladimir Putin morto in carcere venerdì 16 febbraio.
Una gigantografia con il volto di Navalny è stata posizionata sotto la statua equestre di Marco Aurelio. Un’altra sua foto campeggiava sulla facciata della sede del Comune di Roma. Attorno, in tanti portavano in mano chi un cero, chi un fiore.
Da Roma «parte un appello a Putin. Oggi siamo qui a gridare fermatevi. Come Capitale abbiamo pagato anche noi le conseguenze nefaste del tracollo della democrazia», ha evidenziato il sindaco Roberto Gualtieri, che si è poi rivolto ai cittadini russi per dire: «Voi non siete soli, la nostra voce si unisce alla vostra».
Alla manifestazione avevano annunciato la partecipazione tutte le forze politiche, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, rappresentanti del mondo dell’associazionismo. E in piazza del Campidoglio erano presenti 35 Paesi con le loro rappresentanze diplomatiche; tutte le 27 ambasciate dell’Ue più 8 extra Ue, compresi gli Stati Uniti.
Presenti anche l’Usigrai e la Fnsi, rappresentata dal presidente Vittorio di Trapani. «Un dovere esserci – il commento di Di Trapani – per tutti coloro che credono nei diritti, nelle libertà, nella democrazia».
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