Sul pestaggio nel carcere di Reggio Emilia
Già mesi fa AreaDG denunciava le condizioni di grave disagio delle carceri italiane, all’alba dell’ultimo suicidio.
Oggi le immagini del violento pestaggio subito lo scorso aprile da un detenuto di origine tunisine, incappucciato ed in seguito anche denudato ad opera di appartenenti al corpo della Polizia Penitenziaria (già sottoposti a misure cautelari e rinviati a giudizio) in un carcere di Reggio Emilia, indignano e feriscono. Non sono degne di un paese civile e decisamente incompatibili con la finalità rieducativa della pena, valore costituzionale irrinunciabile per l’Italia.
Siamo anche consapevoli che la Polizia Penitenziaria, i cui uomini svolgono un servizio preziosissimo in condizioni stressanti ed inadeguate, esca nuovamente disonorata da questa barbarie.
È più che mai evidente la necessità di una adeguata e prioritaria attenzione alle condizioni dei luoghi di detenzione e reclamiamo, ancora una volta, un incremento delle risorse, misure urgenti per il contrasto al sovraffollamento carcerario e per la somministrazione di progetti che rendano effettivo l’articolo 27 della Costituzione.
Il Coordinamento nazionale di Area Democratica per la Giustizia
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