Barachini: «Pronti all’interlocuzione con Fnsi e Ordine per accelerare la riforma della professione»
L’intervento del sottosegretario all’Editoria nel corso dell’incontro ‘Giornalisti, tutte le regole da cambiare’ organizzato dall’Odg Lazio martedì 30 gennaio 2024 all’Ara Pacis, a Roma.
Il giornalista del terzo millennio? Aperto all’innovazione e al cambiamento, laureato e ‘iperskillato’. Deve aggiornarsi di continuo, rispettare la deontologia, tornare a consumare la suola delle scarpe. Questo l’identikit tratteggiato da direttori, esperti e rappresentanti degli organismi della categoria e delle istituzioni nel corso dell’incontro dal titolo ‘Giornalisti, tutte le regole da cambiare. Verso la riforma della professione’ promosso dall’Ordine dei giornalisti del Lazio martedì 30 gennaio 2024 all’auditorium dell’Ara Pacis, a Roma.
Introdotti da Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine regionale, e moderati da Andrea Garibaldi, direttore di professionereporter.eu, sul futuro dell’Ordine professionale (e del giornalismo) si sono confrontati Angelo Baiguini, vicepresidente del Cnog; Gianni Riotta, direttore della Scuola di giornalismo della Luiss; Maurizio Molinari, direttore di Repubblica; Davide Desario, direttore dell’agenzia Adnkronos; Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi; Filippo Sensi, esperto di comunicazione e senatore Pd; Massimo Martinelli, direttore del Messaggero; Cristina Pantaleoni, giornalista videomaker freelance e presidente dell’associazione GvPress. In chiusura l’intervento del sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini.
Le sfide poste dall’irruzione dell’intelligenza artificiale nelle redazioni, l’organizzazione del lavoro all’epoca del ‘digital first’, il ruolo del giornalista nel panorama della comunicazione social, la necessità di una formazione costante, l’esigenza che gli editori affrontino la battaglia per la tutela dei contenuti giornalistici utilizzati dai grandi player del web. Questi alcuni dei temi ricorrenti nei diversi interventi.
Con un focus da parte del vicepresidente del Cnog Baiguini sullo stato dell’arte e sulla proposta di riforma (già all’attenzione del parlamento) dell’Ordine dei giornalisti, incentrata sulla qualificazione professionale e sulla laurea quale prerequisito per poter fare il giornalista.
E l’approfondimento della segretaria generale Fnsi, Alessandra Costante, sulla situazione del mercato del lavoro giornalistico, «un lavoro sempre più povero» che deve fare i conti con l’ormai ultradecennale crisi che attanaglia il settore, con redazioni che si svuotano, un precariato dilagante, editori che rifuggono il confronto sul rinnovo contrattuale.
In un contesto in cui bisogna fare «attenzione anche a una certa aria di “vendetta” che la politica ha nei confronti dei giornalisti», come ha ammonito Filippo Sensi, che ha anche ricordato le novità normative in discussione tra Camera e Senato, dalle limitazioni alla pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare e delle intercettazioni, alla riforma della diffamazione, alle modifiche al testo unico sul media radiotelevisivi.
Favorevole al percorso universitario anche il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, che a margine dell’incontro ha osservato: «Le sfide che ci attendono impongono una riforma dell’Ordine dei giornalisti e di aggiornare la professione. Una riforma che non può che passare da una condivisione parlamentare e siamo impegnati tutti perché questo avvenga. Il governo è disponibile all’interlocuzione con la Fnsi e con l’Ordine dei giornalisti per cercare di accelerare queste procedure, ma sempre con l’intesa di tutti».
A questo link il video dell’incontro ‘Giornalisti, tutte le regole da cambiare. Verso la riforma della professione’.
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