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La Statale per la memoria: didattica e progetti di ricerca in Ateneo

Università Statale di Milano il . Brevi, Cultura, Diritti, Giovani, Istituzioni, Lombardia, Memoria

In occasione del Giorno della Memoria, una panoramica sui progetti didattici – come il corso di Sociologia della Memoria -, e sui progetti di ricerca, nazionali e internazionali, promossi dalla Statale o a cui l’Ateneo partecipa, dedicati alla memoria e alle memorie collettive.

Didattica e ricerca sulla memoria per comprendere come le nostre società affrontano il proprio passato e i propri traumi e ne fanno, appunto, memoria, punto di partenza per costruire il proprio futuro. Il campo di studi sulla memoria si è esteso largamente negli ultimi anni, coinvolgendo diverse discipline.

L’Università Statale di Milano da tempo sostiene e aderisce a progetti di didattica e di ricerca rivolti alla memoria, tema al centro del 27 gennaio, Giorno della Memoria dedicato nello specifico al ricordo della Shoah.

Se ne occupa, dal punto di vista didattico, il corso di Sociologia della memoria dell’Università Statale di Milano tenuto  da Monica Massari, docente di Sociologia del Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-Politici. Il corso indaga i meccanismi sociali che influenzano la memoria, il ricordo e l’oblio nella società contemporanea, si sofferma sul rapporto che i gruppi sociali hanno con il proprio passato e, inevitabilmente, con il proprio presente e il proprio futuro; riflette sulle tracce che la violenza lascia nella memoria collettiva.

Il corso, unico a livello nazionale, previsto nell’ambito dei corsi a libera scelta offerti dal corso di laurea in Scienze Politiche e di Governo, è aperto a tutti gli studenti e studentesse dell’Ateneo e ha una durata di 60 ore (9CFU). Oltre alle lezioni con la docente, sono previsti incontri con esperti e testimoni privilegiati, lavori di gruppo in aula da parte degli studenti e delle studentesse e lezioni itineranti sui luoghi della memoria presenti sul territorio

Lo studio dei passati che non passano e che ancora provocano dolore nel tempo presente” sottolinea Monica Massari, ci consente di guardare ai vuoti, ai silenzi e alle relazioni di potere che perdurano ancora oggi e di fare i conti con le ingiustizie inferte e subìte, assumendoci la responsabilità di ridare voce agli invisibili e agli esclusi”.

Per iscriversi al corso, in partenza a metà aprile, occorre inviare una mail entro il 15 marzo 2024 a: monica.massari@unimi.it.

Didattica, ma anche ricerca e riflessione interdisciplinare sulla memoria.

Narrare le migrazioni, ieri e oggi:  questi i temi del Progetto HORIZON2020 – ITHACA ITHACA  Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency: Entangled Narratives Across Europe and the Mediterranean Region”. Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Bando HORIZON 2020 MIGRATION-09-2020. Narratives on migration and its impact: past and present, il progetto vede la partecipazione dell’Università di Milano con l’unità di ricerca coordinata dalla professoressa Monica Massari.

Della durata di 4 anni (si concluderà nel marzo 2025), il progetto si caratterizza per un approccio fortemente interdisciplinare, comparativo e transnazionale e si occupa di raccogliere, sistematizzare, analizzare e rendere accessibili le narrazioni sulle migrazioni passate e attuali – soprattutto nell’area mediterranea – con l’obiettivo di realizzare un super-archivio digitale in grado di promuovere un modo diverso di narrare e fare memoria attiva di uno dei fenomeni più complessi della nostra contemporaneità.  L’obiettivo finale del progetto è quello di porre le basi affinché possa avviarsi un processo di elaborazione critica di una memoria pubblica condivisa sulle migrazioni mediterranee – a partire dal punto di vista dei protagonisti di queste vicende, cioè gli uomini e le donne migranti che ieri come oggi attraversano i confini, spesso forzatamente – in grado di contrastare radicalmente visioni stereotipate e logiche emergenziali che alimentano chiusure e pregiudizi.

Il progetto, coordinato in qualità di Principal Investigator dal professor Matteo Al Kalak (Università di Modena e Reggio Emilia), vede la partecipazione di un consorzio composto da 12 partner sia accademici (Universite Paris I Pantheon-Sorbonne, Universiteit Leiden, Centre National de la Recherche Scientifique-Cnrs, Institute of Geography Named H.A. Aliyev National Academy of Sciences of Azerbaijan, Universite Al Akhawayn d’Ifrane) che legati al mondo delle organizzazioni non governative (Ethniko Kai Kapodistriako Panepistimio Athinon, Archivio Delle Memorie Migranti, Association Arcs Tunisie) e  delle organizzazioni internazionali, quali United Nations High Commissioner for Refugees –UNHCR.

Memorie, migrazioni e solidarietà: sono i temi al centro del Progetto HORIZON Marie Sklodowska-Curie Actions-MSCA 2021 Postdoctoral Fellowships, Global Fellowships MEMODIAS – Memory Practices of the Afghan and Somali Diasporas in the USA and Italy.  

Il progetto, realizzato da Gianluca Gatta, assegnista del dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico – Politici, con la supervisione scientifica della professoressa  Massari, ha una durata di 36 mesi e si svolge tra gli Stati Uniti, dove Gianluca Gatta sta trascorrendo i primi due anni del progetto presso lo Zolberg Institute for Migration and Mobility della The New School University di New York, e l’Università di Milano, dove tornerà per concludere il terzo e ultimo anno di attività (2024-2025).  La memoria è una risorsa cruciale per le persone in esilio che devono rapportarsi ad ambienti nuovi e spesso ostili, poiché essa tiene vivi i loro legami transnazionali e dà forma alle loro identificazioni collettive. La memoria, tuttavia, è oggi progressivamente soggetta a sfide, riarticolazioni e negoziazioni, soprattutto quando riguarda pratiche individuali e collettive, sempre più in confronto con dinamiche globali.

Il progetto MSCA MEMODIAS è nato con l’obiettivo di esplorare queste dinamiche attraverso una indagine etnografica sulla memoria del conflitto, dell’esilio e del ritorno tra le diaspore afgana e somala negli Stati Uniti e in Italia. Il progetto punta a favorire l’applicazione di metodi e pratiche di ricerca partecipativi, che possono facilitare una circolarità tra ricercatore e membri della diaspora come “co-ricercatori”, così come la capacità dei partecipanti di diventare soggetti attivi nei processi di decisione politica e di immaginare nuove future possibilità di coabitazione.

Da luoghi della violenza a spazi della memoria: di questo si occupa il Progetto PRIN2022 TRAMIGRART. From places of violence to spaces of memory: the role of artistic practices in the inscription of forced migration as cultural trauma in the public discourse. Il progetto esplora le relazioni tra arte, eventi traumatici e resilienza indagando le potenzialità che le pratiche artistiche possono avere nel contribuire a proteggere, valorizzare e promuovere, nello spazio pubblico, le memorie individuali e collettive dei migranti in viaggio verso l’Europa.

Il progetto mira a produrre una conoscenza riflessiva di come le narrazioni dominanti possano essere sovvertite da modi alternativi di rappresentare le memorie delle migrazioni forzate e della guerra. In questo quadro, l’unità di ricerca dell’Università degli Studi di Milano, guidata dalla professoressa Massari, si sta occupando di analizzare tre casi-studio relativi ai principali naufragi avvenuti nel Mediterraneo negli ultimi vent’anni circa, attraverso la raccolta di informazioni e testimonianze fornite dalle associazioni composte da parenti delle vittime del Mediterraneo e da persone sopravvissute; giudici e pubblici ministeri coinvolti nei principali casi giudiziari; avvocati e ONG attive a sostegno delle vittime. Il progetto di ricerca TRAMIGRART coinvolge un consolidato consorzio guidato dalla professoressa Anna Lisa Tota dell’Università di Roma 3 in qualità di Principal Investigator al quale aderisce, oltre all’Università di Milano, l’Università del Salento.

L’Università Statale di di Milano, inoltre, ha aderito nel 2023 al Network nazionale di Memory Studies denominato DEMETRA-Democrazia, Memoria, Trauma promosso dal dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, in collaborazione con il Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società dell’Università di Roma-Tor Vergata, dal Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bergamo e dal Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università di Roma Tre. Obiettivo di DEMETRA è quello di sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di studio, ricerca e public engagement nell’ambito dei Memory Studies. La professoressa Monica Massari è la referente scientifica del network per il nostro Ateneo.

Infine, il dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico Politici dell’Università Statale di Milano ospita e coordina il Progetto Memoria, con la collaborazione dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata della Statale (Cross).

Il progetto nasce nella primavera del 2018 e vede impegnati docenti e studenti, rappresentanti delle istituzioni comunali, regionali e nazionali nonché esponenti delle associazioni nella ideazione e realizzazione di ricerche e di iniziative culturali sul tema della memoria. Di spiccato carattere multidisciplinare, ha l’obiettivo di far dialogare il diritto e la storia, la politica e la filosofia, le scienze dell’informazione e della comunicazione, la sociologia e l’antropologia e di valorizzare quel prezioso amalgama di studi sulla memoria sino ad oggi coltivati nell’ambito di filoni disciplinari distinti.

Contatti

Monica Massari
Dipartimento di studi internazionali, giuridici e storico – politici
monica.massari@unimi.it – 0250321271

Gianluca Gatta
Dipartimento di studi internazionali, giuridici e storico – politici
gianluca.gatta@unimi.it

Fonte: La Statale News

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