Verso il 21 marzo 2024 a Roma: la proposta formativa
Appunti, proposte e percorsi per le scuole.
La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunge alla sua ventinovesima edizione: un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un grande percorso di cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi, nel segno di Libera. La Giornata è da qualche anno è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017. Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle persone.
È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. Siamo certi vi sia un diritto-dovere alla verità: la verità ha un valore pubblico fondamentale per uno Stato che voglia dirsi democratico.Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.
La manifestazione nazionale si svolgerà a Roma. Lo scenario attuale della Capitale è di per sé molto complesso. Così come nel resto del Lazio, soprattutto per quanto riguarda l’intero litorale laziale. Esiste infatti una tassonomia criminale peculiare che racchiude al suo interno una pluralità di paradigmi molto diversi tra loro. L’incidenza delle organizzazioni mafiose tradizionali è molto forte ed in continua evoluzione. Oltre alla loro presenza, a Roma e nel Lazio, vi è anche quella delle cosiddette mafie autoctone, che sono di origine esclusivamente locale.
Non meno rilevante infine è la presenza di mafie straniere tra cui quella nigeriana e cinese che si aggiungono alle organizzazioni albanesi di cui si evidenzia negli ultimi anni un notevole salto di qualità nello scenario criminale romano. Contemporaneamente però, è importante sottolineare che siamo in presenza di un contesto capace di reagire a queste forme di insediamento, promuovendo pratiche civiche e istituzionali di risposta, di riscatto, di restituzione sociale del maltolto. I momenti centrali si svolgeranno il 20 e il 21 marzo.
Mercoledì 20, con il raccoglimento accanto ai familiari delle vittime innocenti delle mafie e la veglia interreligiosa di preghiera.Giovedì 21, con il corteo nazionale e la lettura dei nomi in piazza e i momenti di approfondimento.Roma città libera” è uno slogan che evoca il capolavoro del neorealismo “Roma città aperta”: un’opera d’arte che parla di resistenza e della lotta per la libertà. A ottant’anni dalla liberazione dell’occupazione nazi-fascista, oggi Roma deve nuovamente aprirsi e liberarsi.
Come prepararsi alla Giornata, appunti per le scuole
La proposta educativa si articola in 6 aree tematiche, tutte centrate sull’importanza “del fare memoria” che rappresenterà lo strumento portante, attraverso il quale sviluppare un percorso di approfondimento, rielaborazione e impegno a scuola e nel territorio.
Anche quest’anno le classi coinvolte segnaleranno alla segreteria territoriale del 21 Marzo l’area tematica di proprio interesse e in base a questa scelta riceveranno un’indicazione sulla storia di una vittima innocente delle mafie che sia collegata al tema scelto e che aiuti i ragazzi e le ragazze ad approfondirlo e a rielaborarlo. La storia assegnata rappresenterà dunque un’occasione per tutti gli studenti, le studentesse e gli insegnanti coinvolti di essere portatori di una memoria collettiva, di vivere in prima persona percorsi di conoscenza e riflessione sulle ingiustizie passate e presenti, così come sulle tante esperienze di riscatto civile nelle nostre comunità, per farsi quotidianamente animatori del cambiamento.
Come sviluppare il percorso
Proponiamo di intraprendere un’attività di tipo laboratoriale organizzata in più incontri, privilegiando il lavoro con il gruppo classe, partendo da una riflessione sul fare memoria, che sarà un riferimento attivo per tutto il percorso, al fine di sviluppare un approfondimento della storia e del tema di interesse.
Per questo, alleghiamo alla proposta formativa delle linee guida che gli insegnanti potranno utilizzare come base per la strutturazione del laboratorio, assieme ai materiali di approfondimento e ai riferimenti bibliografici. Qualunque sia il percorso operativo immaginato, chiediamo agli studenti di realizzare un elaborato scritto, visivo o multimediale, che ne racchiuda gli esiti e che possa costituire un mezzo di restituzione del percorso all’interno come all’esterno della scuola. In aggiunta all’elaborato di classe, si propone agli studenti di arrivare in piazza, portando un segno, un simbolo, un messaggio coerente con lo slogan, che rappresenti il percorso di memoria e di impegno intrapreso verso il 21 Marzo.
Le aree tematiche di approfondimento
I nuclei tematici che a seguire riportiamo, sono pensati come stimolo e traccia per il percorso di memoria. Viste le numerose possibilità di collegamento, si potranno anche sviluppare lavori in classe a cavallo tra le diverse aree tematiche.
- Zona grigia, imprenditoria e corruzione: le mafie “fuori” dalle mafie
- L’importanza della “Cosa Pubblica”
- Il giornalismo d’inchiesta: riconoscere le mafie per contrastarle
- Storie di donne vittime innocenti di mafie e di femminicidio: dalla violenza all’impegno
- Povertà e disuguaglianze: quando le mafie hanno gioco facile
- Azzardo: scommettiamo su un altro futuro
Le tracce potranno essere utilizzate dalle scuole di ogni ordine e grado e dai presidi per ideare il proprio percorso di conoscenza, realizzando ricerca di materiali, producendo lavori collettivi che si inseriscano nei piani dell’offerta formativa già in essere, per istruire i percorsi nelle scuole e per le iniziative pubbliche.
Le scuole e i gruppi che scenderanno in piazza a Roma, potranno segnalare la scelta dell’area tematica e ricevere indicazioni sulla storia su cui lavorare attraverso la Scheda di adesione alla Giornata, che a breve sarà pubblicata su questa pagina.
In allegato: il documento integrale con le proposte per le scuole e le Linee guida per un percorso laboratoriale.
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La XXIX Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera sarà a Roma
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