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Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Custodia cautelare per coppia di Pioltello (MI)

Redazione il . Criminalità, Diritti, Forze dell'Ordine, Istituzioni, Lombardia, Migranti, SIcurezza

Pratiche ospitalità a stranieri in cambio di soldi, presa coppia. I proventi riciclati in 12 immobili.

Una coppia di egiziani è stata colpita da ordine di custodia cautelare (lui in carcere, lei con l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria) in quanto accusati di fornire, in cambio di denaro, supporto logistico a stranieri affinché potessero chiedere il permesso di soggiorno o asilo politico. Li ospitavano temporaneamente in appartamenti o dichiaravano di ospitarli.

L’inchiesta degli agenti della Seconda sezione della Squadra mobile di Milano, coordinati dalla Procura, era iniziata da alcune segnalazioni che indicavano un flusso anomalo di dichiarazioni di ospitalità e iscrizioni anagrafiche presentate ai Comuni di Pioltello (Milano) e Teglio (Sondrio).

Dal traffico la coppia avrebbe ricavato almeno 100mila euro dal momento che per ogni richiesta di ospitalità si facevano consegnare 700-800 euro e per un’iscrizione di residenza 1000 euro.

I proventi erano stati investiti in 12 proprietà immobiliari, alcune intestate a prestanome. Tutte sono state sequestrate. In un appartamento erano ospitate fino a dieci persone. La coppia è accusata di autoriciclaggio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Fonte: Ansa


Milano, autoriciclaggio per false dichiarazioni di ospitalità a stranieri: coppia fermata dalla Polizia di Stato

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, nell’ambito di un’attività investigativa svolta su una coppia di cittadini egiziani di 37 e 35 anni dedita all’autoriciclaggio di ingenti somme di denaro provenienti da false dichiarazioni di ospitalità e iscrizioni anagrafiche per la residenza, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico degli stessi, rintracciati presso un’abitazione nel comune di Pioltello (MI).

I poliziotti della 2^ sezione della Squadra Mobile di Milano, in collaborazione con gli agenti della Divisione Anticrimine la cui analisi preliminare ha consentito l’avvio dell’attività investigativa, hanno arrestato la coppia in base al provvedimento disposto dal Pubblico Ministero del VII Dipartimento – Criminalità Organizzata Comune, titolare delle indagini. L’indagine è iniziata a seguito di alcune segnalazioni che indicavano un flusso anomalo di dichiarazioni di ospitalità e iscrizioni anagrafiche di residenza presentate presso i comuni di Pioltello (MI) e Teglio (SO) dai coniugi egiziani.

Le opportune verifiche hanno portato a constatare come la coppia avesse la disponibilità di numerosi appartamenti, a Pioltello (MI), Tresivio (SO) e Teglio (SO), in cui, come accertato durante le indagini, hanno attestato falsamente di ospitare innumerevoli stranieri, la maggior parte dei quali richiedenti asilo politico: quest’ultimi, a seguito della presentazione delle dichiarazioni mendaci presso gli Uffici Immigrazione competenti, hanno poi ottenuto un valido titolo di soggiorno.

La coppia, nel periodo compreso tra il 30 giugno 2020 e l’8 agosto 2023, ha presentato presso il comune di Pioltello (MI) 60 dichiarazioni di ospitalità e 7 iscrizioni anagrafiche di residenza fittizie a favore di altrettanti cittadini extracomunitari, ricavando, da tale stratagemma, una cifra superiore ai 100mila euro: per una dichiarazione di ospitalità nel comune dell’hinterland milanese si facevano pagare 700/800 euro, per una medesima richiesta nei comuni di Tresivio (SO) e Teglio (SO) incassavano una cifra pari a 600 euro, mentre, per un’iscrizione anagrafica di residenza, richiedevano la somma di mille euro.

I profitti ricavati dalle succitate dichiarazioni fittizie, sono stati poi reinvestiti dagli indagati nell’acquisto di 12 proprietà immobiliari, alcune delle quali intestate a “prestanome” per evitare, nel caso di indagini, la relativa confisca: per tali proprietà, il Pubblico Ministero titolare delle indagini ha emesso provvedimento di sequestro preventivo.

I servizi di osservazione e pedinamento, insieme all’attività tecnica di intercettazione telefonica, hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile di raccogliere elementi circa la responsabilità dei cittadini egiziani in ordine ai reati contestati.

Fonte: Polizia di Stato, Questura di Milano


Svelato sistema criminale: “Restituiremo Pioltello a chi crede nella legalità”

La sindaca plaude all’arresto della coppia egiziana residente a Seggiano che aveva comprato dodici case vendendo false dichiarazioni di residenza.

“Non posso che essere soddisfatta dell’esito dell’operazione portata a termine dalla polizia in piazza Garibaldi”. Seggiano, una delle frazioni “calde“ di Pioltello, è di nuovo al centro delle cronache, e la sindaca racconta la genesi del blitz che ieri ha portato all’arresto della coppia di egiziani, che aveva organizzato un vero e proprio traffico di false dichiarazioni di ospitalità e di residenze fasulle per extracomunitari sulle quali i coniugi incassavano mazzette, da 800 a mille euro a pratica.

“È nato tutto un anno fa da nostre segnalazioni e soprattutto da un lavoro in sinergia con il questore Giuseppe Petronzi, con il quale c’è un rapporto di fiducia e collaborazione – aggiunge Ivonne Cosciotti -. Un’opera che si mostra agli occhi della gente solo in occasioni eclatanti, ma che ci impegna ogni giorno e sulla quale non abbassiamo mai l’attenzione”. Il riferimento è a marito e moglie che avevano costruito una rete immobiliare – 12 appartamenti finora sequestrati – frutto delle stecche versate dagli stranieri, soldi reinvestiti dalla coppia per comprare case nelle quali stipare i connazionali, quasi tutti richiedenti asilo in attesa di documenti.

Un sistema che aveva come base proprio piazza Garibaldi e dintorni, la stessa che l’estate scorsa è stata blindata con presidio anti-rissa fisso delle forze dell’ordine, polizia e carabinieri. Macchine con i lampeggianti a far da deterrente alla delinquenza di strada che aveva superato la soglia di guardia. A denunciare la situazione era stata la stessa sindaca che aveva anche ordinato la chiusura dei locali alle 21 nel weekend fino a metà settembre per evitare che si alzasse il gomito e scoppiassero le liti che aveva fatto scattare l’allarme. A far da detonatore, il caldo terribile in abitazioni piccole dove vivono in tanti e l’unica soluzione sembra quella di riempire il bicchiere per lasciarsi tutto alle spalle. Il Comune ha installato telecamere e imposto il coprifuoco contro “la guerriglia urbana – ricorda Cosciotti -. Scene che lasciavano attoniti per il numero di persone coinvolte”.

La sindaca aveva invitato anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a venire a Pioltello. “Abbiamo aumentato i sistemi di sorveglianza, realizzato una Ztl, portato a termine controlli sulle residenze, liberato oltre duemila appartamenti occupati da abusivi nel vicino quartiere Satellite – racconta -. Ma l’estate scorsa c’è stata un’escalation che non poteva essere gestita unicamente da un Comune. Abbiamo chiesto un presidio diverso, al quale non possono provvedere vigili o realtà territoriali, ma che deve essere deciso da chi è al governo del Paese”.

Fonte: Il Giorno, Milano

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