NEWS

Lo “sdoganamento culturale della droga”

Piero Innocenti il . Criminalità, Droga, Forze dell'Ordine, Mafie, SIcurezza, Società

Non si è attenuato affatto quel pericoloso “sdoganamento culturale della droga” che, quattro anni fa, aveva denunciato l’allora Capo della Polizia Gabrielli intervenendo al “WeFree days” della comunità di San Patrignano, una delle più importanti comunità terapeutiche per il recupero dei tossicodipendenti.

È diminuita l’età dei consumatori ed è questo l‘aspetto più preoccupante, con l’idea che le droghe non sono tutte uguali (su 298 decessi per abuso di stupefacenti nel 2022, 127 sono stati attribuiti all’eroina, 64 alla cocaina, 22 al metadone e per 75 non è stata precisata la sostanza).

Traffico e spaccio di stupefacenti sono attività criminali fuori controllo un po’ dovunque nonostante le continue operazioni antidroga delle forze di polizia di cui danno conto, quotidianamente, gli organi di informazione e che non sembrano interessare e/o preoccupare particolarmente i cittadini, molti dei quali alle prese con seri problemi economici.

Non scandalizza neanche lo spaccio di cocaina e di crack (“cocaina cotta”) fatto a Zagarolo (Roma) da tre malviventi che utilizzavano addirittura due figli di 6 e 8 anni per recapitare la droga, attività svolta ininterrottamente sette giorni su sette.

La domanda di cocaina nel nostro Paese, d’altronde, è sempre notevole come si può ricavare dai sequestri effettuati nel 2022 con 26ton. (record assoluto) e in questi primi dieci mesi del 2023 con circa 20ton. ma, più in generale, la richiesta è forte in tutta l’Europa se si pensa alle 303 ton. intercettate nel 2022 (relazione EMCDDA 2023) e alle oltre 200 ton. di quest’anno (nei primi nove mesi) nei porti belgi, olandesi, tedeschi, spagnoli, portoghesi, occultata nei container a bordo di navi provenienti dai paesi del Sudamerica.

Altri ingenti carichi di cocaina sono stati individuati nei mesi di ottobre e novembre dalla Polizia spagnola, al largo delle coste di Vigo, con due tonnellate sequestrate a bordo di un peschereccio, nel porto di Malaga con sette quintali, in Portogallo con il sequestro di 4,4 ton. entrate nel Paese dal porto di Setubal ma anche in Brasile con 1,6 ton. a bordo di una nave in procinto di salpare dal porto di Vitoria con destinazione l’Europa e in Paraguay con 3 ton, nel porto di Villeta destinate al Belgio.

Nel 2022, nel nostro Paese, le persone denunciate all’autorità giudiziaria per delitti collegati alle droghe sono diminuiti del 12% passando dalle 30.366 del 2021 alle 26.685 (di cui 9.105 stranieri) – il valore più basso degli ultimi dieci anni – con la cocaina che è stata la sostanza stupefacente interessata dal più alto numero di persone denunciate (12.148 di cui 4.394 stranieri).

Nel 2023, alla data del 30 settembre, sono 18.648 le persone denunciate all’autorità giudiziaria di cui 6.632 stranieri (in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno prima).

In merito alla nazionalità dei cittadini stranieri denunciati si può osservare che il traffico di cocaina vede coinvolti in prevalenza cittadini albanesi e marocchini, quello di eroina la predominanza di tunisini, di hashish ancora marocchini e di marijuana albanesi e nigeriani.

Non sono mancati, neanche quest’anno, molti episodi criminosi violenti in relazione a contrasti legati alla gestione del mercato delle droghe mentre emergono nuove realtà criminali, in posizione di concorrenza con quelle esistenti, per riuscire ad importare ingenti quantitativi di stupefacenti (soprattutto cocaina) a prezzi più bassi, confidando su una efficiente base logistica.

Le coltivazioni di foglie di coca sono intanto aumentate nei tre Paesi andini (Colombia, Bolivia, Perù), ma si stanno rilevando piantagioni anche in paesi vicini, un tempo solo territori di transito, come il Guatemala (dove già nel 2018 fu individuata la prima piantagione), l’Honduras, il Messico e il Belize (anche qui, nel dicembre 2022, trovata la prima coltivazione di coca).

*****

Il pericoloso “sdoganamento culturale” delle droghe

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link