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Sogno di mezzo autunno. Dio e Allah uniti: la giusta punizione per questi uomini sarà…

Nando dalla Chiesa il . Cultura, Giovani, Guerre, Memoria, Politica, Società

Ho visto Dio. E vi assicuro che non è morto. Era vigoroso, severo. Accanto a lui stava Allah, anch’egli con una lunga barba bianca.

La scena sulle prime non era nitida. Poi i contorni della visione si sono fatti sempre più nitidi. Dio e Allah avevano davanti due persone, vestite con fogge molto diverse. Che si affrontavano in modo concitato, si sarebbe detto animoso, perfino ostile. Dio e Allah apparivano particolarmente adirati con entrambe.

“Quando la smetterete?”, chiedevano loro. “Quando finirete di inseguire i vostri istinti di morte? Possibile che alla vostra età non riusciate a pensare con la saggezza degli anziani? O almeno con l’innocenza dei bambini?”. I due cercavano riparo nelle parole. Parole stantie, che sapevano di muffa.

E infatti d’improvviso Dio tuonò, suscitando in loro un fremito di paura “È da più di 57 anni che vi fate la guerra governando i vostri popoli e i vostri territori. E ancora non siete riusciti a trovare una soluzione ai vostri problemi che non sia sangue e poi sangue e poi ancora sangue. Ma non vi vergognate?” chiese con furia biblica.

Allah approvava. E aggiunse: “E per di più lo fate in nome nostro, che lavoriamo insieme da millenni per una terra più giusta… Vi fate chiamare politici, ma di quale politica parlate?”, urlò. “Non sapete nemmeno che cosa sia. Noi vi abbiamo dato il cervello e voi non lo usate. Vi inebriate delle urla di odio e poi delle urla di dolore e di nuovo delle urla di odio che vi fanno eleggere, in un cerchio infernale. Dite di volere dare dignità ai vostri popoli ma ai vostri popoli infliggete lutti e sciagure senza fine. Possibile che non abbiate una scintilla di intelligenza o di amore? Che non siate stati capaci di trovare in più di mezzo secolo un modo per vivere accanto senza ammazzarsi?”

“Ci sono riusciti in Bosnia”, intervenne Dio, “in Irlanda, e voi sapete solo tirare bombe e missili? All’inferno dovete andare, all’infernooooooo!!!!!!!”. Tutto tremò. Allah approvò con lo sguardo. E loro divennero rossi per la paura. Si sentirono per la prima volta alleati in un destino senza scampo.

“Quanti modi potevate usare per vedere chi avesse ragione? Potevate nominare una giuria di saggi timorati di tutti gli dei e poi accettare il loro verdetto. Oppure potevate decidere la vittoria con una gara olimpica”.

“Noi”, iniziarono a dire i due. Ma subito Allah li fermò: “Perché siete dei caproni ignoranti, incapaci di leggere anche i testi sacri”. Non c’era davvero più spazio per infingimenti e scuse. “In nome dei vostri popoli siete condannati per l’eternità” comunicò Dio con furore ormai implacabile, consultandosi con gli occhi con Allah. E la vostra punizione sarà… sarà…” continuò tenendoli in sospeso sul futuro che li attendeva. “Sarà spietata”.

I due avvamparono fin dietro la nuca. “Dovrete passare i secoli dei secoli”…” “forse ricoperti di sputi?”, interruppe con fare complice uno dei due. “Vi piacerebbe”, riprese Dio.

“No, passerete i secoli dei secoli sfogliando migliaia e migliaia di foto. Le abbiamo conservate tutte, quassù, io e Allah. Sono le migliaia di foto dei bambini che avete fatto uccidere mentre vi rimproveravate reciprocamente di ogni ferocia. Ci hanno ammazzato i soldati e ammazzavate bambini innocenti. Abbiamo subito ingiustizie e ammazzavate bambini innocenti. Li rivedrete in eterno. Insanguinati, dilaniati, mutilati, decapitati, con gli occhi chiusi e con gli occhi sbarrati. A terra e tra le braccia delle loro madri disperate. Soli o con i loro fratellini. Con la bambolina, l’orsacchiotto, la palla, o un quaderno di scuola accanto. E dovrete imparare a riconoscerli, a dire ogni volta i loro nomi, perché qui abbiamo anche quelli. E a ogni nome dovrete inginocchiarvi in segno di rispetto. Questo sarà il vostro castigo infinito. E ora andate, in attesa che esso arrivi”.

I due si allontanarono barcollando. Appoggiati uno all’altro. Troppo tardi.

Storie Italiane, Il Fatto Quotidiano, 23/10/2023

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