Il caso Meloni-Striscia è tutto politico: al posto di minacciare, FdI riformi il conflitto di interessi
Dopo aver insultato chiunque abbia “osato” dare una lettura politica dei fuori onda e della “separazione” tra la signora Meloni e il signor Giambruno, ora, invece, arrivano le conferme. E arrivano tutte dalla destra che ululava sdegnata contro la “spazzatura e il fango”.
Che senso avrebbero altrimenti quelle minacce rivolte a Mediaset e quella pubblica irritazione contro i singoli ministri di quello che resta del partito di SilvioBerlusconi?
Quando il deputato Donzelli, e non solo lui, avvertono che è finita la stagione di favori a Mediaset a cosa si riferiscono esattamente?
Quali sono stati i favori già resi e quelli promessi?
Che fine ha fatto il patto di ferro tra Giorgia Meloni e Marina Berlusconi?
Davvero la presidente del consiglio sapeva del video incriminato da giugno?
Cosa è accaduto nel frattempo?
Invece di pronunciare oscure minacce e ricatti perché il partito della presidente non presenta una proposta sul conflitto di interessi, sulla distribuzione della pubblicità, sulla riforma della Rai che, nel frattempo, tutti insieme, stanno distruggendo?
In questa storia, tutta politica, anzi politicissima, c’è qualcosa di oscuro, di torbido, e, comunque, la spazzatura è stata autoprodotta dai medesimi che fingono orrore e sdegno.
Sarebbe davvero il caso che le opposizioni, possibilmente unite, presentassero una proposta su conflitto di interessi, Rai, editoria, regole del sistema e sfidassero i duellanti nelle aule del Parlamento, costringendoli a passare dalla finzione melodrammatica alla più concreta realtà della politica.
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