“Lo schifo” dal 28 al 30 settembre a Gradisca d’Isonzo (GO) nell’ambito della rassegna “Innesti”
23/24 > INNESTI > CONNESSIONI TEATRALI AFFATTO PREVEDIBILI
Dal 28 settembre 2023 al 13 aprile 2024 > Gradisca d’Isonzo @ Sala Bergamas
Biglietto intero € 8,00 > ridotto € 5,00
Biglietteria/Prevendita da un ora prima dell’inizio di ogni rappresentazione
Settembre 2023
giovedì 28, venerdì 29, sabato 30
ore 20.30
Venerdì 29 alle ore 20: introduzione con Mariangela Gritta Grainer presidente di Articolo21 Veneto e portavoce di #NoiNonArchiviamoIlariaAlpi e Fabiana Martini portavoce del presidio regionale F.V.G. di Articolo21.
“LO SCHIFO”
Omicidio non casuale di Ilaria Alpi nella nostra ventunesima regione
di Stefano Massini
con Anna Tringali
regia Giorgio Sangati
scene Alberto Nonnato
produzione Teatro Bresci
MOGADISCIO, SOMALIA, 20 MARZO 1994, LE 13.04. ILARIA ALPI, GIORNALISTA ITALIANA DEL TG3 VIENE UCCISA INSIEME AL SUO OPERATORE MIRAN HROVATIN.
Il caso Alpi ha dell’incredibile: in una Somalia disseminata di rovine e memorie coloniali un silenzio inscalfibile copre le manovre di scaltrissimi uomini d’affari collusi e corrotti. E’ questo silenzio che Ilaria attacca frontalmente, spalancando squarci di inaudita verità su un’Africa italiana dilaniata da guerre intestine, tra rifiuti tossici, faraoniche quanto inutili opere pubbliche, traffici d’armi, epidemie di colera, integralismi islamici, pirati, sultani e grottesche festicciole tricolori per celebrare la cooperazione internazionale, ufficialmente lì per riportare la pace, la speranza.
A distanza di più vent’anni da quell’omicidio, però, la maggioranza degli italiani ignora perfino l’esistenza della ventunesima regione italiana, della Somalia; ignora gli interessi, le speculazioni, i miliardi, gli “zeri” che gli italiani hanno guadagnato sulla pelle della popolazione; ma, soprattutto, ignora come e perché Ilaria Alpi sia stata ammazzata e da morta, umiliata dall’insabbiamento delle indagini.
Il testo di Massini, lontano anni luce dalla retorica celebrativa tenta di ricostruire i suoi ultimi giorni, ma si tratta di una ricostruzione emotiva, lirica, espressionista: immagini, suoni, parole, lettere, segni.
Lo spettacolo procede per frammenti, come un rebus, un anagramma da risolvere, un puzzle da ricomporre per scoprire insieme alla protagonista l’origine dello “schifo”. In scena Ilaria e’ Anna Tringali e Anna e’ Ilaria in un intenso doppio dialogo con se’ stessa e con i suoi ricordi faccia a faccia con la morte. Una storia che tutti dovrebbero vedere, che tutti dovrebbero conoscere oggi più che mai.
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