Ustica, Toni-De Palo e la Campania, le emergenze democratiche nella riunione di Articolo 21
Aldo Toni, fratello di Italo scomparso 43 anni fa insieme a Graziella De Palo, ha aperto la riunione del lunedì di Articolo 21 con una riflessione sulle ammissioni (finalmente) sulla strage di Ustica e auspicando che la medesima operazione venga fatta anche per il caso Toni-De Palo.
Poi ha riportato l’attenzione su una vicenda passata finora in sordina, tranne poche eccezioni, quella del tentativo di vendita della casa di Fermo appartenuta a Joyce Lussu, e l’appello ad Articolo 21 (già accolto) a partecipare all’iniziativa di farla invece diventare un museo.
All’incontro moderato dal nostro direttore Stefano Corradino è intervenuta, tra gli altri, Daria Bonfietti che ha ricordato quanta fatica, determinazione e costanza ci siano volute per ricostruire la dinamica e le cause della strage di Ustica e cosa rappresentino adesso le affermazioni di Giuliano Amato.
La verità sulle stragi, sulle sparizioni e gli omicidi dei giornalisti mai chiariti hanno un filo rosso che li unisce alla Campania e quel filo è l’emergenza democratica. Per questo dopo l’ultimo allarme per la volontà espressa dal clan dei casalesi di portare a termine un attentato contro Marilena Natale e la sua scorta sono stati invitati al dibattito il segretario del Sindacato unito dei giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, e il Presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani.
“La mafia e la camorra sono uscite dall’agenda delle priorità e invece esistono e fanno male, per questo stiamo già organizzando una manifestazione a Napoli per i prossimi giorni con la Fnsi e Articolo 21. La Campania conta il più importante concentrato di giornalisti sotto scorta, 5 (di cui 4 nella piccola provincia di Caserta) e ciò non può essere un elemento di valutazione qualunque”, ha detto Silvestri.
Il coordinatore dei presidi di Articolo 21, Giuseppe Giuletti, ha annunciato che sarà presente alla manifestazione con una delegazione della nostra associazione e comunicato ad Aldo Toni l’avvio di una campagna per salvare casa Lussu dalla vendita sul mercato immobiliare.
L’incontro si è concluso con la solidarietà espressa da Vittorio di Trapani, presidente della Fnsi e da tutti noi di Articolo 21 non solo a Marilena Natale ma a tutti i colleghi minacciati in Campania.
“Nella sola area di Caserta ci sono 4 cronisti sotto scorta,non sarà il caso di accendere i riflettori sui covi dei mandanti?” l’appello citale lanciato al termine dell’assemblea.
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