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Roma, tenta di investire don Antonio Coluccia, agente della scorta lo ferma

Redazione il . Chiesa, Criminalità, Droga, Giovani, Lazio, Mafie

Don Coluccia, il prete simbolo della lotta allo spaccio e alla criminalità a Roma vittima di un’intimidazione. Un uomo ha cercato di investirlo durante una marcia per la legalità. L’agente della scorta ha sparato, fermando l’aggressore.

Durante una marcia per la legalità per le strade di Tor Bella Monaca, a Roma, ha cercato di investire in scooter don Antonio Coluccia, il prete-coraggio delle periferie più difficili, ma ha colpito un agente della scorta che ha reagito sparando, ferendo l’aggressore.  È accaduto questo pomeriggio: l’uomo è stato fermato dalla polizia.

Don Coluccia, a Roma e non solo, è un simbolo della lotta allo spaccio e alla criminalità, dalle cui mani cerca ogni giorno di strappare i giovani con le sue iniziative, con i valori dello sport – a San Basilio ha aperto una palestra della legalità – e con la sua testimonianza coraggiosa, per la quale vive da molti anni sotto scorta.

È stato proprio uno dei suoi ‘angeli custodi’ a intervenire questo pomeriggio in viale dell’Archeologia, alla periferia est della Capitale, nel corso di una manifestazione contro l’illegalità. L’aggressore, a quanto sembra di nazionalità bielorussa, l’ha prima affiancato in sella a un motorino e poi, dopo averlo riconosciuto, ha tentato di investirlo.

L’agente di scorta però si è frapposto ed è stato travolto e sbalzato via, ma ha reagito con l’arma, facendo fuoco. In ospedale sono finiti sia lui che l’aggressore, che a quanto pare avrebbe avuto nello zaino una mannaia e un martello.

Solidarietà e pieno sostegno sono stati manifestati dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a don Coluccia con una telefonata. Il ministro ha anche sentito il capo della Polizia Vittorio Pisani per accertarsi di quanto accaduto e delle condizioni di salute dell’agente, ora ricoverato con vari traumi.

Anche il sindaco Roberto Gualtieri ha telefonato al sacerdote: “L’ho chiamato – ha spiegato – per esprimergli la vicinanza di tutta Roma e augurare pronta guarigione all’agente di scorta ferito. Violenza e mafie vanno contrastate con ogni mezzo”.

Parole di sostegno dal leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini a “un uomo di Chiesa che combatte ogni tipo di droga per salvare ragazze e ragazzi. In bocca al lupo all’agente investito, tutto il mio disprezzo per l’infame criminale ferito”.

“Fermare lo spaccio è chiudere il bancomat della criminalità organizzata – ha commentato la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo – Un abbraccio a don Coluccia per il tentativo di aggressione e un grazie immenso, insieme agli auguri di pronta guarigione, all’agente ferito”.

“La tentata aggressione ai danni di Don Coluccia, emblema della lotta alla criminalità organizzata e allo spaccio di stupefacenti, è un attacco allo Stato – ha aggiunto Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp – Un plauso va soprattutto all’agente che ha fermato l’aggressore mettendo a rischio la propria incolumità. Senza il suo intervento Don Coluccia non sarebbe uscito illeso da questo vile attentato, compiuto non solo ai danni della sua persona, ma anche alle idee e agli ideali che da sempre porta avanti”.

Gabriele Santoro, ANSA

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Attentato a don Coluccia, la procura di Roma apre un’inchiesta

I magistrati contestano al 28enne arrestato il tentato omicidio. L’uomo ieri sera ha provato a investire il prete antimafia a Tor Bella Monaca, ma è stato fermato

La procura di Roma ha aperto un fascicolo per tentato omicidio a carico di Sergio Del Prete, il 28enne che ieri sera ha tentato di investire il prete antimafia don Antonio Coluccia a Tor Bella Monaca, periferia di Roma.

Il sacerdote si trovava a una fiaccolata per la legalità in via dell’Archeologia, conosciuta per essere una delle piazze di spaccio a cielo e viso aperto più grandi d’Italia, quando De Prete, a bordo di uno scooter, ha tentato di investirlo.

Uno degli agenti della scorta ha sparato contro l’uomo ferendolo al braccio. Entrambi, sia l’aggressore sia l’agente di polizia, sono stati poi ricoverati all’ospedale Casilino in codice rosso ma non in pericolo di vita.

Al pm Antonio Clemente è arrivata una prima informativa della polizia di stato che indaga e dopo che nello zaino di Del Prete è stata trovata anche una mannaia oltre a un martello i magistrati valutano se contestare anche l’accusa di porto d’armi abusivo.

Nelle prossime ore il pm chiederà la convalida dell’arresto e l’uomo comparirà davanti al gip.

Per anni i clan hanno manifestato la loro ostilità contro don Coluccia, considerato una ‘tonaca scomoda’ con scritte sui muri e bombe carta. Episodi recenti anche la scritta “Prete infame”, su una scuola di Monte Compatri, che aveva visitato e il lancio di petardi al Laurentino 38, dove Coluccia era andato come al solito a parlare di legalità.

Immediate le manifestazioni di solidarietà da parte dei politici.

“Desidero rivolgere a don Antonio Coluccia e ai componenti della sua scorta le espressioni della più sentita solidarietà e vicinanza per quanto avvenuto ieri sera a Tor Bella Monaca. La sua missione dedicata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle periferie e a coloro, spesso di giovane età, che convivono con la piaga della tossicodipendenza, va sostenuta e incoraggiata”, ha dichiarato il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

“Tutta la mia solidarietà a don Antonio Coluccia, sacerdote che combatte con coraggio i trafficanti di droga. A Tor Bella Monaca la criminalità sfida lo Stato, io con tutti i militanti di Forza Italia saremo sempre in prima linea con don Coluccia: nessuno spazio al crimine”, sono state invece le parole su X del vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Fermare lo spaccio è chiudere il bancomat della criminalità organizzata. Un abbraccio a Don Coluccia per il tentativo di aggressione e un grazie immenso, insieme agli auguri di pronta guarigione, all’agente della Polizia di Stato investito e ferito. Il reparto scorte di Roma si conferma straordinario”, ha scritto sul social di Elon Musk la presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo (FdI).

“Piena solidarietà a don Antonio e alla sua scorta per quanto è avvenuto quest’oggi. Si tratta di un grave attentato nei confronti di chi ha il coraggio di stigmatizzare l’inganno. La sua è una voce profetica per affermare la legalità nella nostra città soprattutto nelle periferie”, ha affermato invece, dialogando con l’AGI, monsignor Baldassare Reina, vicegerente della Diocesi di Roma.

Fonte: AGI, Agenzia Italia

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Attentato don Coluccia, il giorno dopo a Tor Bella Monaca spacciatori sui muretti e in strada

Il giorno dopo il tentato investimento con uno scooterone del prete antispaccio in via dell’Archeologia, finito tra gli spari con un poliziotto travolto dall’aggressore a sua volta ferito e con il collega colpito durante una colluttazione con l’aggressore al momento del fermo, a Tor Bella Monaca sembra non sia successo nulla.

A terra, proprio davanti al punto in cui le pistole hanno fatto fuoco, c’è il casco di una moto. “Ma non è di quello che è stato fermato – dice all’Adnkronos un ragazzo che a fatica si regge in piedi, stravolto dalla droga alle 13 del mattino – Io lo so, era di uno con lo Scarabeo che lo ha buttato perché diceva che con quello lo guardie lo fermavano sempre”.

I palazzoni tutti uguali senza balconi fanno ombra alle lingue d’asfalto invase dai rifiuti che qui pare raccolgano solo i rom armati di passeggini per trasportare il ‘bottino’ del giorno.

Gli spacciatori, quelli che don Antonio Coluccia cerca di dissuadere e redimere, sono serafici in strada. Chi seduto tra i muretti, chi affacciato alla finestra a controllare sia tutto libero. Sorridono, l’atmosfera è rilassata e mentre uno di questi fa ‘pausa pranzo’ in una aiuola che emana un odore insopportabile, un van Ncc accosta in doppia fila. Il conducente scende, finge di stringere la mano a quello che fino a poco prima addentava il panino per poi rimettersi alla guida. Tutto questo alla luce del sole.

https://www.avvisopubblico.it/home/agguato-a-don-antonio-coluccia-e-alla-scorta-il-comunicato-di-avviso-pubblico/”Ma no, ieri che è successo?” dice sornione all’Adnkronos un altro di questi. “Qui può capitare, ma alla fine questo posto mica è così male? Ci sono le famiglie, i bambini – spiega – si sta bene”.

Silvia Mancinelli, Adnkronos

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Attentato a don Antonio Coluccia durante la marcia della legalità a Roma. Ferito un agente della sua scorta. Fermato l’aggressore, un pregiudicato

Agguato a Don Antonio Coluccia e alla scorta: il comunicato di Avviso Pubblico

Federica Angeli: “Sono convinta che neanche questo episodio fermerà Don Coluccia”

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