Ci hanno accusato – fogli che non meritano neppure una citazione – di essere “pregiudizialmente” contro il governo Meloni.
Sbagliano, come sempre, perché noi di Articolo 21 siamo “giudizialmente” contro questo governo, perché li ascoltiamo e li valutiamo secondo quello che fanno e dicono. Al contrario dovrebbero ringraziarci perché li prendiamo sul serio, vediamo e leggiamo, con grande rispetto, quello che dicono ogni giorno.
Quali sono i loro alleati in Europa? Le Pen, Vox, Orban; lo hanno scritto, ripetuto e inciso persino nei loro videomessaggi. La loro matrice? Chiedere a quello che accarezza i bussi del duce, a quello che si traveste da nazista, ai tanti che si recano in pellegrinaggio a Predappio, a De Angelis che infanga le sentenze di Bologna e lo fa il giorno dopo le parole pronunciate dal presidente Mattarella, in occasione dell’anniversario della strage di Bologna. Nel loro mirino anche le sentenze relative a Ustica, a piazza della Loggia, a piazza Fontana.
Vorrebbero cancellare anche le impronte di quello sporco connubio tra fascisti e servizi deviati, militari felloni, Licio Gelli e i compari della loggia. Come se non bastasse, dopo aver finto di “bacchettare” De Angelis, portavoce del presidente del Lazio Rocca, hanno provveduto a reclutare anche quel vice sindaco di Ciampino che voleva usare il napalm contro i campi rom, una soluzione già sperimentata dall’amico nazista tedesco. Per non parlare delle parole e delle azioni di odio rivolte verso gli ultimi, i disperati, i profughi, i percettori del reddito di cittadinanza, indicati come i responsabili delle disgrazie nazionali.
Odio e disprezzo per loro, garbo e affetto per i taxisti e i balneari, gli amici della Santanchè. Odiano e aggrediscono Articolo 21 proprio perché non li “pregiudicano”, ma li “giudicano”.
Che dire delle querele bavaglio scagliate contro Saviano, Natangelo, Tizian, Trocchia, per citarne solo alcuni? Saremo con loro se e quando andranno in tribunale, che piaccia o no agli squadristi e ai loro editori di riferimento.
Dal momento che non li “pregiudichiamo” li abbiamo presi sul serio anche sull’annuncio di voler cambiare la Costituzione e, per questo, saremo presenti alla grande manifestazione promossa dalla Cgil, dall’Anpi, e da altre 80 associazioni, dalla parte della Costituzione antifascista, antirazzista, antimafiosa.
Il Fatto Quotidiano, il blog di Beppe Giulietti, 17/07/2023
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