Russia, Navalny condannato a 19 anni. Sia scarcerato immediatamente
Aleksei Navalny, prigioniero di coscienza e figura di spicco nel movimento di opposizione politica in Russia, è stato condannato a 19 anni da trascorrere in una colonia penale per accuse inventate legate all’”estremismo”.
Dovrà scontare effettivamente almeno 10 anni, che si aggiungono ai nove delle precedenti condanne.
Marie Struthers, direttrice di Amnesty International per l’Europa orientale e l’Asia centrale, ha dichiarato: “Questa nuova sentenza ai danni di Aleksei Navalny è come se fosse una condanna all’ergastolo imposta furtivamente. È anche un atto sinistro di vendetta politica avente come obiettivo non solo Navalny, ma gli oppositori dello stato in tutto il paese. L’esito del farsesco processo odierno è solo l’ultimo esempio dell’oppressione sistematica della società civile russa, intensificatasi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia lo scorso anno”.
“Esortiamo le autorità russe a porre fine all’ingiusta prigionia di Aleksei Navalny e a scarcerarlo immediatamente e incondizionatamente. Il mondo sta osservando cosa accade e noi continueremo a parlare fino a quando giustizia non sarà fatta e Navalny e tutte le altre persone ingiustamente imprigionate non avranno riacquistato la loro libertà”, ha concluso Marie Struthers.
Ulteriori informazioni
Il 4 agosto, il tribunale di Mosca ha condannato Aleksei Navalny a 19 anni di colonia penale per accuse che includono il finanziamento e l’incitamento all’”estremismo” e la “riabilitazione dell’ideologia nazista”.
Il processo si è svolto presso l’IK-6, una colonia penale situata a Melekhovo, nella regione di Vladimir, dove Aleksei Navalny sta già scontando una condanna a nove anni per accuse politicamente motivate. Ai giornalisti non è stato permesso di entrare nella “sala del tribunale” e hanno dovuto seguire l’udienza tramite un collegamento video da un edificio separato. Diverse udienze si sono tenute a porte chiuse per motivi privi di fondamento come “ragioni di sicurezza”.
Le nuove accuse sono correlate alle attività della Fondazione anti-corruzione di Navalny, dichiarata fuorilegge dalle autorità russe nel 2021, e alle dichiarazioni fatte da suoi esponenti di spicco.
Uno dei soci di Navalny, Daniel Kholodny, è stato trasferito da un’altra prigione per affrontare il processo insieme a lui. Kholodny è stato dichiarato colpevole di “partecipazione a un’organizzazione estremista” e “finanziamento di attività estremiste”. Al momento della stesura di questo comunicato stampa, la durata della sua condanna non era ancora nota a causa della scarsa qualità della trasmissione video della sessione del tribunale.
La Fondazione anti-corruzione era legalmente registrata in Russia prima dell’incarcerazione di Aleksei Navalny. La sua arbitraria designazione come organizzazione “estremista” ha fornito le basi per il successivo processo contro Navalny e i suoi soci per reati connessi all’estremismo.
Amnesty International ha sollevato preoccupazioni riguardo al fatto che le autorità russe hanno tenuto Navalny in una “cella di punizione” per presunte violazioni disciplinari, per la mancanza di adeguata assistenza medica e per il peggioramento delle sue condizioni di salute.
L’organizzazione ha concluso che il trattamento ricevuto nel carcere costituisce una forma di tortura o altro trattamento inumano.
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