Gli insulti a don Ciotti qualificano Salvini
Evvaii! Salvini ostenta e bacia il rosario nei comizi. Salvini affida l’Europa ai suoi Santi protettori e l’Italia al cuore di Maria…..Una religiosità un po’ posticcia, per qualcuno feticista.
A conferma di ciò ecco ora le offese a “un signore in tonaca”, reo di “affermazioni di una ignoranza e superficialità senza confini” e di “mancanza di rispetto verso milioni di italiani”, per una frase sul ponte dello Stretto che potrebbe unire, oltre a due coste, anche “due cosche”.
Il “signore in tonaca” – innominato per spregio – è don Ciotti, da sempre impegnato con Libera nel contrasto alle mafie, tanto da dover vivere sotto scorta.
All’interno di un più ampio ragionamento, dei rischi che corre il ponte Ciotti ha parlato forte della storia della Salerno-Reggio Calabria e dei “tavolini” per gli appalti rivelati da Siino, ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra.
Pretendere di liquidarlo con parole volgari (al riparo della “benedetta” immunità parlamentare ) è ingiusto e troppo comodo.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
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