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Il 2023 dell’antidroga nazionale in calo ma “tira” sempre di più la cocaina

Piero Innocenti il . Criminalità, Droga, Forze dell'Ordine, Mafie

I dati elaborati, a metà giugno scorso, dalla DCSA (Direzione Centrale per i Servizi Antidroga) – sia pure provvisori e in fase di consolidamento – sulla scorta dell’attività di contrasto al narcotraffico svolta dalle forze di polizia e dalle dogane nel secondo trimestre del 2023, mostrano ancora, come già evidenziato con quelli del 2022 contenuti nella relazione annuale, segnali di rallentamento nella repressione del traffico e spaccio di droghe.

Di non semplice interpretazione tale calo che, comparato con l’analogo periodo del 2022, riguarda i sequestri : meno 62% quelli di eroina, meno 55% di cocaina, meno 42% di marijuana, meno 76% di piante di cannabis, meno 11% di droghe sintetiche, per un totale pari a 17.505kg. di stupefacenti ossia un meno 25,89% rispetto ai 23.622 dell’analogo periodo del 2022 (aumentati soltanto i sequestri di hashish dell’85%).

Calo anche delle operazioni antidroga scese a 4.218 rispetto alle 4.618 dello stesso periodo del 2022 e diminuito anche il numero delle persone denunciate all’autorità giudiziaria per reati sugli stupefacenti, da 6.399 del 2022 a 6.011 del 2023 con l’eccezione, su cui bisognerebbe riflettere, dell’aumento dei minorenni denunciati (284 a fronte dei 232 del 2022 e 202 del 2021). ù

Da annotare che dei 4.805kg di cocaina sequestrati nel trimestre in esame (10.263kg dall’inizio dell’anno con il record assoluto di oltre 26mila kg. nel 2022), ben 3.057 sono stati eseguiti nel porto di Gioia Tauro (Reggio Calabria) e 828kg in quello di Venezia.

Il traffico di grandi quantitativi di cocaina attraverso i porti europei, punti di arrivo e di transito delle navi portacontainer provenienti dal Sudamerica, è all’origine dell’attuale grande disponibilità di tale droga che sta registrando un forte aumento nel consumo, nei rischi per la salute pubblica e nei reati ad essa collegati.

Nel 2021 (ultimo dato disponibile) gli Stati membri dell’UE hanno sequestrato la quantità record di 301 tonnellate di cocaina (relazione EMCDDA del 2023) ed anche nel 2022 la tendenza rilevata è di un ulteriore record se si pensa che solo ad Anversa, il secondo porto più grande d’Europa, la quantità di cocaina bloccata è salita a 110 ton rispetto alle 91 ton. dell’anno prima.

Stando ai dati del 2022 (raccolti nella relazione annuale della DCSA presentata a giugno scorso, su quanto riportato nelle informative redatte dagli esperti per la sicurezza italiani dislocati in diversi paesi e su fonti aperte) il totale dei sequestri di cocaina nel mondo, nel 2022, sarebbe stato, con buona approssimazione, di oltre 1.400 tonnellate – di cui 352ton in Colombia, oltre 200ton negli USA, 179ton in Ecuador – rispetto ad una produzione stimata complessiva dei tre paesi andini (Colombia, Perù e Bolivia) pari a circa 2.400 ton.

Stando così  le cose dovranno essere riconsiderate le stime che, da molti anni, vengono fatte da analisti  europei e americani, secondo cui i sequestri di droghe rappresentavano in generale il 20-25% del valore globale di stupefacenti immesso sui mercati.

Negli ultimi due decenni, come sottolinea la DCSA, “i sequestri di cocaina, a livello mondiale, continuano ad aumentare; in particolare, nel periodo 2015/2020, la tendenza al rialzo si è manifestata soprattutto in Sud America, nei paesi di produzione (..) con numeri cinque volte superiori al Nord America, a differenza di quanto era accaduto dal 1999 al 2001, quando la maggioranza dei sequestri avveniva in Nord America”.

Sequestri che avvengono anche in questi ultimi giorni con grandi quantitativi di polvere bianca diretta, via mare, verso il mercato americano; questa volta è toccato, alcuni giorni fa, ad un carico di 3,5ton. trovate dalla Marina Militare messicana, a bordo di un semisommergibile lungo 26 metri in navigazione nell’Oceano Pacifico (due mesi prima, in una operazione simile, la Marina colombiana aveva intercettato un narcosommergibile lungo 30 metri (il più grande nella storia della lotta al narcotraffico) con oltre 3 ton. di cocaina.

Intanto, da un rapporto del giugno scorso, redatto dalla Commissione peruviana DEVIDA, emerge che, alla fine del 2022, la coltivazione di coca nei territori indigeni è aumentata a circa 19mila ettari rispetto ai 10mila del 2021.

Una situazione generale del traffico di stupefacenti, dunque, sempre più incontrollabile che nel nostro Paese, in particolare nella Capitale, precisa il procuratore capo Francesco Lo Voi nella sua recente audizione in Commissione antimafia  “se non è fuori controllo poco ci manca (..) per la semplice ragione che l’offerta enorme risponde ad una altrettanto enorme domanda”.

Nel 2022 le forze di polizia hanno sequestrato a Roma 3.264kg di cocaina contro i 369kg nel 2021, 2.886kg di hashish (2.053kg nel 2021), 9.725 piante di cannabis (6.419 nel 2021) ma con un decremento di operazioni del 5,08% (2.898 contro le 3.053 del 2021).

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L’antidroga nazionale nel 2022

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