Strage Moby Prince: “Prossima commissione d’inchiesta metta la parola fine”
“Il nostro obiettivo è illuminare l’oscurità e fare piena luce sulla strage della Moby Prince. Ci auguriamo che la prossima commissione di inchiesta possa fare ‘intera luce sulla vicenda’ come scrisse il presidente Mattarella in occasione del trentesimo anniversario e mettere così la parola fine sul più grande disastro della marineria civile italiana”.
Lo ha detto Luchino Chessa, presidente della Associazione 10 Aprile – Familiari Vittime Moby Prince in occasione della conferenza stampa per la presentazione del libro di Vincenzo Varagona I segreti del Moby Prince, oggi nella sala stampa di Montecitorio.
“Sono stati 32 di passione e sofferenza – ha proseguito Chessa – per noi che abbiamo perso i nostri cari in quella tragica sera. Metà della mia vita l’ho passata dietro a questa vicenda. Inizialmente ci siamo fidati della magistratura; ma con il passare del tempo c’era qualcosa che non tornava ed era evidente che le cose andavano in modo diverso dalla ricerca della verità. Abbiamo capito che si doveva dire che era stato un incidente banale, e questo per coprire qualcosa. Tutto nasceva dai primi attimi dopo la collisione con la petroliera della Snam, Agip Abruzzo. I processi hanno ribadito una verità di comodo fino alla richiesta di archiviazione della Procura di Livorno nel 2010 nella quale noi familiari venivamo accusati di aver fatto perdere tempo alla autorità giudiziaria e fatto spendere inutilmente soldi pubblici.
Dopo la archiviazione però c’è stato un volano che ha portato alla istituzione della prima commissione di inchiesta al Senato; le associazioni dei familiari delle vittime, 10 aprile e 140, apprezzano l’impegno preso dalla politica per fare chiarezza sulla vicenda. Ci auguriamo che la prossima commissione di inchiesta completi il lavoro fatto fin qui. Sappiamo bene che sarà difficile avere giustizia visto tutto il tempo che è passato ma la verità la vogliamo, e continuiamo a chiederla.
Grazie al libro di Varagona e agli altri che sono stati scritti in questi anni, come anche alle inchieste e ai documentari sulla vicenda, rimane viva la memoria di quanto accaduto il 10 aprile 1991 davanti al porto di Livorno. La stampa può fare tanto per mantenere le luci accese anche su questa storia. Ringraziamo Giuseppe Giulietti della Associazione Articolo 21 per l’impegno preso a tenere i riflettori accesi anche sulla strage della Moby Prince ed evitare così l’oscuramento di questa tragedia che è anche la più grande strage sul lavoro in Italia”.
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“I segreti del Moby Prince”, martedì 20 giugno la presentazione alla Camera dei Deputati
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