In memoria di Francesco Crescimanno, uomo probo ed elegante, fine conoscitore del diritto
Mercoledì pomeriggio 23 maggio – nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta – ci ha lasciato, all’età di 81 anni, l’avvocato Francesco Crescimanno di Capodarso.
Principe del Foro e fine conoscitor//e del diritto, chi lo ha conosciuto ha avuto modo di apprezzare il suo tratto inconfondibile di uomo pacato ed elegante; il suo garbo, la sua gentilezza e, perfino la sua leggera ironia.
Originario di Villalba in provincia di Caltanissetta si trasferì prestissimo a Palermo dove proseguì l’attività del suocero, stimato avvocato penalista e deputato socialista nonché componente della Commissione giustizia. Lascia la moglie Maria Taormina, anche lei avvocato e tre figli di cui due avvocati i quali nel proseguire l’attività paterna, si troveranno muniti di un’eccelsa ed impareggiabile esperienza trasmessa dal padre.
Giurista di grande valore, fu difensore della famiglia Chinnici e della vedova del Giudice Terranova. Ma più tardi divenne difensore di parte civile della famiglia di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino nonché nel processo per l’uccisione di Mauro De Mauro, nell’uccisione del Capitano dei carabinieri Emanuele Basile e dell’uccisione del Presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella.
Ma seppe anche dedicarsi con vera passione e generosità alla difesa dei deboli e alla difesa delle vittime della mafia.
Nel 2001 fu candidato sindaco per il centrosinistra; purtroppo, con il 22% dei voti fu sopraffatto dal candidato del centrodestra, Diego Cammarata. Peccato! la cittadinanza in quella circostanza ha perso un’interessante opportunità per la rinascita della nostra città.
L’avvocato Francesco Crescimanno ha lasciato il segno inconfondibile nell’avvocatura siciliana. Antifascista e uomo di sinistra, con lui se ne va una consistente parte della migliore cittadinanza palermitana, un galantuomo semplice e coerente, determinato e rigoroso; sempre pronto ad assumere la difesa dei più deboli.
Che continui a vivere nel ricordo di tutti.
Fonte: Centro Studi Pio La Torre, 29/05/2023
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