Lo sfacelo sociale provocato dal gioco d’azzardo (e la manna dal cielo per le mafie)
Il 26 maggio a Montevarchi si sono svolte le finali del progetto Gioco scaccia gioco che ha coinvolto tutti gli istituti comprensivi del Valdarno Aretino e Fiorentino. 47 classi per più di 1000 studenti coinvolti.
Un progetto che ha permesso di insegnare il gioco degli scacchi a tanti studenti come forma di prevenzione al gioco d’azzardo, una vera mina sociale che rischia di rovinare la vita a milioni di persone.
All’interno delle gare finali si è tenuta una tavola rotonda sulle conseguenze derivanti dal gioco d’azzardo nella vita delle nostre comunità.
Pensando a quanto stiamo facendo nelle nostre comunità per il contrasto al gioco d’azzardo mi nasce spontanea una riflessione sui danni che i governi che si sono succeduti negli ultimi 25 anni, da quando il gioco d’azzardo è stato legalizzato, hanno causato alla nostra vita sociale.
Hanno creato una cultura dove giocare non solo è lecito, ma anche una possibilità di cambiare la propria vita.
Hanno trasformato negozi di tabacchi in luoghi di ritrovo di persone anziane, donne, che stanno lì ore ad aspettare di giocare in attesa di una vincita.
Hanno creato l’opportunità di sviluppo, accanto al gioco legale del gioco illegale ( che in questi anni è aumentato) su cui le organizzazioni criminali lucrano.
Hanno dato alle mafie una nuova opportunità di sviluppare i loro affari attraverso il riciclaggio, fenomeni di estorsione, usura.
Hanno creato le condizioni perché che si sviluppasse una nuova malattia sanitaria e sociale come la ludopatia.
Oggi il gioco d’azzardo, insieme al traffico di stupefacenti, è una delle maggiori fonti di introito di capitale per le mafie. Una manna dal cielo.
E da più parti si cerca anche di eliminare il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo introdotto alcuni anni fa.
Una politica la nostra, di destra e di sinistra che ha favorito lo scempio di uno stato diventato un biscazziere.
Per questo è necessario fare azioni sui più giovani per fare capire che il gioco quello vero, come lo sport, è confronto di abilità, confronto con l’altro e non una mera ricerca della fortuna basata sulla casualità.
Perché una società che ha come valori il caso e la fortuna e non valorizza e promuove le abilità è una società che ha già perso, e non ha futuro…
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