NEWS

Una piazza di Trieste dove avvengono miracoli

Pierluigi Ermini il . Cultura, Diritti, Friuli Venezia Giulia, Giustizia, Migranti, Società, Toscana

Domenica 21 maggio allo spazio Politeama insieme a MAHmutt e alla Misericordia Tavarnelle Val di Pesa (FI) abbiamo organizzato una serata con una cena e uno spettacolo teatrale di Massimo Salvianti dedicata a raccogliere fondi a favore dell’Associazione Linea d’ombra di Trieste.

Un’associazione che opera in piazza della stazione accogliendo e curando i piedi dei migranti che hanno effettuato la Rotta Balcanica, percorrendo dalla loro terra fino a qui migliaia di km fuggendo da guerra, fame, torture, crisi ambientali, siccità, persecuzioni, in cerca di un futuro migliore.

Piazza del mondo, così viene chiamata da chi ha fatto di quella piazza un santuario della cura a Trieste. Qui i migranti possono trovare calze pulite, scarpe nuove e persone che curano le piaghe dei loro piedi.

La sera poi la piazza del mondo si svuota… C’è solo da ripulire…mentre il sole tramonta…

Ma durante il pomeriggio è un via vai continuo di persone; i corpi che arrivano in piazza sono piegati, le loro anime perse. Si prova sgomento, ma qui però si può tirare il fiato, riprendere coraggio…

Nella piazza del mondo si parla la lingua dell’accoglienza anche se all’inizio i migranti sono diffidenti. Vengono da mesi, a volte anni di maltrattamenti.

Ho conosciuto i coniugi Lorena e Gian Andrea Franci, due anziani signori, ma con lo spirito di due diciottenni, qualche tempo fa alla comunità Le Piagge da don Santoro a Firenze  e mi avevano molto colpito e commosso.

Lorena e Andrea parlano di accoglienza e di cura descrivendo la loro come un’azione politica, un modo diverso di fare società. Una società radicalmente diversa fondata sul rispetto reciproco e sulla relazione.

I piedi sono al centro di tutto, perché sono la parte più bassa del nostro corpo, ma anche la base del sostegno di ciascuno di noi. Dunque essenziali e per questo anche la parte spesso più martoriata in queste persone che, proprio  grazie ai loro piedi, e alla loro determinazione, sono potute arrivare fino a noi nella ricerca della loro libertà.

Ricordo che Lorena in quell’incontro spiegava come proprio i piedi sono ciò che viene soprattutto curato nella piazza del Mondo di Trieste, in quello che però è prima di tutto un donarsi a vicenda: “Tra me e loro avviene una donazione. Il nostro rapporto non si basa sullo scambio ma sul dono reciproco. È uno stare in presenza, anche del dolore”.

Nel curare quei piedi Lorena ci spiegava che spesso non ci sono parole, ma solo gesti che contano più di tante voci: “Riceviamo da loro una donazione di senso alla nostra vita. Per questo riceviamo più di quello che doniamo”.

Viene spontaneo pensare alla lavanda dei piedi di Gesù nella notte che precede la sua passione, in quelle pagine del Vangelo di Giovanni che sembrano essere il testamento più grande del Cristo per l’umanità. E che scopriamo essere anche un grande atto politico, in grado di cambiare la nostra personale vita.

Ieri sera eravamo più di 80 ad ascoltare la storia dei migranti che arrivano a Trieste e dei volontari che li aspettano nella piazza del mondo.

Massimo Salvianti con la sua voce, le immagini e la musica ci ha portato al centro di quella piazza dove tutto sembra mutare rispetto alla vita frenetica che scorre accanto: macchine, persone che vanno di fretta, occhi persi sui telefonini…

Come se in quel piccolo giardino e su quelle panchine spirasse un vento nuovo, dove si ha il coraggio di fermarsi e guardare l’altro.

È il vento dell’amore, che ci rende simili, accorcia le distanze, e dove la ricchezza è data da un sorriso scambiato, da un abbraccio, da una mano che cura una ferita e lava un piede, allarga il cuore.

Abbiamo raccolto 850 euro e Lorena e Gian Andrea ci hanno chiesto di i comprare e inviargli scarpe nuove per i migranti. Scarpe comode per fare riposare piedi stanchi, ma pronti anche ad iniziare un nuovo cammino. Perché la piazza del mondo, è solo una breve sosta prima di riprendere la propria strada.

Questi uomini e donne, fratelli e sorelle di cui in molti ci siamo dimenticati, ora ricorderanno non solo le tragedie che sono stati costretti a vivere, ma anche chi ha saputo accoglierli e rimetterli un po’ in sesto in questa piccola oasi d’amore.

La bellissima città di Trieste tra le sue meraviglie, ha da alcuni anni anche una piazza dove ogni giorno accadono miracoli, anche se molti non se ne accorgono…

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link