Presidiare la democrazia contro le querele, insieme a Gad Lerner a Milano
L’udienza è stata aggiornata a data da fissare ma è stato importante essere presenti davanti al Tribunale di Milano contro le azioni legali bavaglio come quella che sta affrontando Gad Lerner.
Una scelta per testimoniare la necessità della legge di riforma.
Come si sa la Procura di Milano ha avviato il procedimento a carico del giornalista gli ha recapitato l’apertura di un procedimento, a seguito di una querela di Acciaierie Italia, in merito ad una sua risposta ad un lettore nel corso della trasmissione di Radio Tre “Prima Pagina”.
In quella risposta, in modo sintetico, erano contenuti anni di denunce, di inchieste, di rapporti internazionali, comprese le pronunce delle Istituzioni Europee sul caso Acciaierie. Eppure è arrivata la denuncia dell’amministratrice della società, Lucia Morselli.
Una vicenda emblematica del peso delle denunce contro i giornalisti in Italia, argomento centrale di tutti gli ultimi rapporti internazionali sulla libertà di stampa.
“Sta diventando una forma di intimidazione palese e accettata da larga parte della politica – dice Giuseppe Giulietti, già Presidente della Fnsi e presente al sit in per Articolo 21 – e noi siamo qui per tenere accesa la luce su un problema che non può essere ignorato se si vuole garantire il diritto dei cittadini ad essere informati. Torneremo anche alla prossima udienza e a tutte le altre, così come saremo presenti a piazzale Clodio a Roma il prossimo 16 maggio per chiedere verità e giustizia sulla morte di Mario Paciolla”.
Con Lerner c’erano i rappresentanti dell’Associazione Lombarda del Giornalisti, Lorenzo Frigerio per Libera Informazione, Luciano Scalettari, Presidente di Resq, nonché Articolo 21 Lombardia con Danilo De Biasio e i colleghi che seguono la giudiziaria.
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Quella a Gad Lerner è una querela bavaglio. Non lasciamolo solo: Articolo 21 non lo farà
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