Amministratori minacciati: accolte le proposte di Avviso Pubblico all’osservatorio del Viminale sugli atti intimidatori
“Esprimiamo apprezzamento per l’attivazione del Tavolo sul monitoraggio delle minacce subite dagli amministratori locali. È un segnale importante, che dimostra attenzione nei confronti di sindaci e funzionari pubblici sotto la pressione delle organizzazioni criminali“. È il commento a caldo del Presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà, al termine della riunione dell’11 maggio, al Ministero dell’Interno, dell’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali.
Il Fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori è stato rinforzato con un ulteriore milione di euro per il 2023. “Sono risorse importanti, con cui vengono risarciti gli enti locali per le minacce subite dai propri amministratori – spiega ancora il Presidente Montà -. In questo senso abbiamo registrato la disponibilità a rifinanziarlo anche per gli anni oltre il 2024, come avevamo chiesto”.
Avviso Pubblico ha avanzato una serie di altre proposte tra cui quella di usare le risorse per offrire un servizio di sostegno psicologico a chi ha subito reiterate minacce e aggressioni. Ma anche l’istituzione di task force territoriali dove il fenomeno è particolarmente violento: ad esempio in alcune province del Mezzogiorno che risentono di una operatività violenta delle organizzazioni criminali, ma anche nell’area Nord-est del Paese dove la galassia No-vax è particolarmente attiva.
È necessario anche mappare le denunce degli amministratori locali per far emergere il fenomeno nella sua interezza, se si vogliono sviluppare adeguate strategie di contrasto. “In questo senso, abbiamo evidenziato la necessità di dare evidenza pubblica degli atti a valle della denuncia. Ovvero dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria e gli effetti delle indagini. In questo modo – rilancia Roberto Montà – da una parte non lasciamo passare il messaggio dell’impunità di chi minaccia; e dall’altra parte riempiamo il senso di solitudine e di vuoto attorno agli amministratori, incoraggiandoli a denunciare”.
È però evidente che oltre alle strategie di repressione e sanzione, è necessario stimolare una cultura del rispetto delle persone. “E per farlo dobbiamo partire dalle scuole. Tutte le attività di educazione e sensibilizzazione portati avanti con le Prefetture e con i Comuni beneficiari dei ristori – conclude il Presidente di Avviso Pubblico -, hanno riscontrato una particolare attenzione e un successo soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento degli istituti scolastici. È quindi necessario dare continuità a quei progetti che mirano a promuovere la cultura della legalità e l’educazione civica tra i più giovani, facendo loro conoscere in modo più ravvicinato il funzionamento degli enti locali”.
Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione
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